Posts made in Dicembre, 2023


Anche l’Inter è… umana!


Scritto Da il 30/Dic/2023

Anche l’Inter è… umana!

La gara di ieri sera ha sancito una condizione secondo la quale possiamo, con certezza assoluta, asserire che anche l’Inter è una squadra umana, fatta di pregi e difetti, che hanno evidenziato un carattere alquanto labile, quando gli avversari pongono, sul campo una battaglia senza pari, fatta di scontri al limite del consentito, o forse qualcosa in più, concesso a taluni gladiatori dal dna che non può essere in nessun modo messo in discussione, neanche dall’arbitro di turno. E’ innegabile che sull’azione della rete di Arnautovic ci fosse uno spintone a mani tese di Bisseck nei confronti di Strootman, tutti i giornalai si sono sfogati vomitando ancor di più i peggiori epiteti nei nostri confronti, ma è altresì vero che nessuno, di questi saccenti conoscitori del verbo pallonaro, come se fossero gli unici depositari del gioco del calcio, ha posto in evidenza il comportamento, del tutto fuori luogo in contrasto con quelli che sono i principi di lealtà calcistica e di sportività, del metalmeccanico Dragusin, un picchiatore dal dna gobbo, forgiato in un altopiano piemontese, dove formano taluni personaggi (Chiellini docet) che non si fermano dinanzi a nulla e nessuno, ne sa qualcosa il nostro portiere Sommer reo di aver parato e ricevuto un calcione in capo. Non finisce qui, per il semplice motivo che anche il buon Frattesi ha dovuto scontrarsi con il gomito alto di questo energumeno, senza che nessuno, tra il direttore di gara e var, ponesse alcuna eccezione di quest’intervento davvero rude. Comunque in questi casi tocca vedere il bicchiere mezzo pieno, siamo stati fatti oggetto di una caccia all’uomo senza pari, da una squadra che usa la mazza e non il fioretto, la rudezza al bel gioco, forse non ha altro schema di gioco se non quello, poteva andar peggio. Non ci rimane che prendere in pieno la constatazione che il pareggio, anche se a malincuore, ci sta stretto se non altro per quello che tutto sommato è stato creato in campo. Ritengo che è stato salutare questo stop, parziale per carità, che ci ridimensiona forse agli occhi di chi già ci vedeva con il vento in poppa verso il fatidico tricolore, ma non agli occhi di noi tifosi che crediamo nel valore della nostra squadra e sappiamo di come e quando attendere il momento per esultare, tutto a tempo debito. Non tutto è stato rimesso in gioco, sinora abbiamo cinque punti sulla seconda in classifica, anche se è vero che deve ancora giocare la gara contro la Roma, quindi non tutto è ben definito e mai dire mai in casi come questi, magari la laurea, effimera, di campione d’inverno potrebbe arrivare anche stasera! Ora testa alla chiusura del girone di andata, pensando che la nostra fortuna è dietro l’angolo, dobbiamo essere bravi a impossessarcene, come dico sempre dobbiamo essere solo noi gli artefici del nostro futuro, lasciando gli altri con le pive nel sacco e con la bile a mille per le loro sconfitte a leccarsi le ferite. L’ultima gara del girone d’andata contro il Verona, sancirà la chiusura di una prima parte di campionato che ci ha visto, nonostante quello che dicono sempre i soliti saccenti giornalai, sempre protagonisti con uno score del tutto invidiabile, mettendo tutte le altre squadre nel ruolo che compete loro: da comprimari. In conclusione rinnovo i miei migliori auguri di un buon anno a tutti i fratelli nerazzurri e soci dell’Inter Club Giacinto Facchetti di Fano, di un 2024 che veda splendere nell’azzurro cielo il nostro vessillo che c’inorgoglisce sempre più e di cui siamo profondamente innamorati!   …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto

Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

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Un bel Natale!


Scritto Da il 25/Dic/2023

Un bel Natale!

L’antivigilia del Santo Natale ci regala la possibilità di trascorrere le feste al meglio, con il primato sempre più consolidato e tantissima autostima di poter fare sempre meglio, in considerazione delle tante defezioni in squadra, le ultime in ordine di tempo, quelle di Lautaro e Dimarco. La giusta risposta a chi ci tacciava per essere una squadra fortunata, che non ha subito alcun infortunio, considerando questa condizione essenziale come merito primario per la nostra posizione in classifica, ritengo invece che la nostra squadra sopperisce a queste defezioni, con gare di grinta e giocate con criterio, certo se manca il nostro ariete, anzi il nostro “toro” Lautaro diviene tutto più difficile e complicato, fortunatamente le reti non sono mancate, con altri protagonisti certo, ma nel momento del bisogno, la squadra reagisce con l’unione e la coesione da grande squadra. E’ innegabile che non è stata una delle migliori partite, ma i ragazzi hanno disputato una gara gagliarda portando in auge un giocatore che ha atteso pazientemente il suo turno e poi, in maniera prepotente s’è fatto vedere, mi riferisco a Bisseck, oltre alla rete molto bella di nuca, ci aveva provato in precedenza con un maestoso colpo di tacco, centrando la traversa. Si sta integrando sempre più nello scacchiere nerazzurro, e si vede dalla tranquillità delle sue giocate, ma a maggior ragione, vista la sua giovane età, sarà un’arma in più per il futuro dell’Inter. In contrapposizione, vi è un giocatore che cerca in tutti i modi di essere utile alla squadra, dispiace per Arnautovic che ieri pomeriggio s’è divorato letteralmente un paio di reti, purtroppo capita anche questo, ma dico in tutta verità, che s’è parzialmente riscattato con quel colpo di tacco magistrale e smarcante, come un cioccolatino solo da scartare, Barella s’è trovato solo soletto dinanzi a Falcone che non ha potuto far nulla per evitare una rete farcita di tantissima classe: chapeau per tutti! Questa squadra ha tutte le carte in regola per diventare un team fantastico, con un gioco a tratti davvero spettacolare e si sta avviando, ancora due gare per effettuare il giro di boa, laureandosi campione d’inverno, certo un titolo effimero, però da concretezza alle proprie ambizioni, perché questa società vuole la seconda stella, ma non solo, tutti noi tifosi cerchiamo la supremazia meneghina, che potrebbe darci sempre più lustro al nostro al cospetto dei cuginastri, ai quali già abbiamo fatto un regalo due stagioni fa, non credo sarà il caso di fare altri regali a qualsivoglia squadra, dobbiamo essere cinici e pensare esclusivamente a noi stessi. In conclusione, vi porgo i miei migliori auguri di buone feste, per il Santo Natale alle vostre rispettive famiglie di prosperità e pace, con l’augurio primario di poter gioire e festeggiare tutti insieme…Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

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La partita perfetta!


Scritto Da il 18/Dic/2023

La partita perfetta!

Con la gara di ieri sera all’Olimpico, s’è resettata una condizione di soggezione particolare, che negli ultimi anni ci vedeva sofferenti e sconfitti al cospetto dei biancazzurri, tuttavia pur disputando delle belle gare con gioco e occasioni, venivamo puniti oltremodo, stavolta però, con coerenza è stato sfatato questo tabù con una prova maiuscola, direi davvero una gara perfetta dei ragazzi! Ci sono state delle giocate davvero belle, agli occhi di noi tifosi, e senza il timore d’essere smentito, come direbbe il mitico Josè Altafini, sono da manuale del gioco del calcio, dalla pagina 15 a seguire. Non abbiamo lasciato nulla ai laziali, davvero le briciole, in tutto l’arco della gara forse una sola unica occasione, dove avrebbero potuto anche pareggiare, con Rovella che ha sradicato la palla a un molle Calhanoglu, involandosi verso la porta di Sommer che con attenzione ha neutralizzato il paventato pericolo, il resto: nulla. Tanto gioco ristagnato a centrocampo con le nostre ripartenze davvero letali, considerando che, i così definiti braccetti non hanno fatto gli straordinari, in compenso tutti i ragazzi in campo hanno avuto un atteggiamento davvero propositivo, volevano la vittoria e l’hanno ottenuta, giocando una gara davvero bella! Il possesso palla dei ragazzi è stato ben oltre il cinquanta per cento, con conclusioni ben dodici e otto nella porta, tant’è che Provedel ha compiuto due veri miracoli nel finale della gara su due belle conclusioni di Mkhitaryan, in sintesi i ragazzi hanno meritato in lungo e largo una vittoria in cui c’hanno creduto sin dagli albori, e portato a casa. Mai come stavolta s’è notata la voglia di vittoria, quella capacità di esercitare la potenza tecnica che appartiene ai nostri ragazzi, nell’aria v’era come un alone di superiorità che poteva assolutamente stabilire un cambiamento nel regime tattico e di marcia in qualunque momento, andando in rete con azioni mirate e ben orchestrate. Con la gara di ieri sera, s’è avvertito, ancora una volta di più che mister Inzaghi ha tra le mani un bolide, una Ferrari da competizione, alla quale non si può chiedere di marciare a ritmi ridotti, deve poter scalare tutte le marce che ha a disposizione, in un motore che oramai ha fatto il dovuto rodaggio, e spingendo sull’acceleratore si avvia facilmente verso risultati di un certo spessore. Archiviato con un certo affanno e apprensione, ma con due giornate d’anticipo, il passaggio agli ottavi di Champions, certo come secondi nel girone, purtroppo situazione figlia della scellerata gara di Benfica, il fato ci ha reso giustizia, destinandoci dall’urna di Nyon, una squadra alla nostra portata, quell’Atletico Madrid del Cholo Simeone, vecchia conoscenza con cui ci confronteremo in febbraio, sperando di avere la testa libera e pronta a quell’impegno di vitale importanza, perché poi seguiranno impegni sempre più delicati, a partire dallo scontro diretto con i non colorati torinesi. Per questo, a maggior ragione, abbiamo l’obbligo di giocare tutte le partite sino a quel momento, al meglio delle nostre possibilità cercando di mettere, come si dice in gergo, più fieno in cascina, per il semplice motivo che potrebbero arrivare, facendo ovviamente tutti i debiti scongiuri del caso, momenti di appannamento e poco felici, bisogna in tal caso farsi trovare pronti a ogni evenienza. Giustamente alla domanda dei giornalai che ritenevano la nostra una fuga solitaria, Inzaghi ha risposto, sapientemente che è prematuro, mancano tantissime giornate alla conclusione del campionato, perché non è nulla di definito, non è neanche concluso il girone di andata, quindi una tale domanda potevano pure risparmiarla, tanto si sa questi soggetti devono aver pur materiale per scrivere i loro pezzi farciti di min… ops pardon di castronerie. Abbiamo l’obbligo di essere sereni e pensare solamente al campo, allenandoci per bene e sperando che l’icona dalla Santissima Madonna preservi quei due lì davanti, dobbiamo pregare che non subiscano acciacchi, perdendoli sarebbe davvero deleterio per i nostri sogni e ambizioni. Con un Lautaro e Thuram in queste condizioni, si parte sempre con un gradino superiore agli altri, in ogni competizione. Ora ci tocca un appuntamento, mercoledì di coppa Italia, con quel Bologna che sta giocando davvero bene, conoscendo Inzaghi farà un ampio turn-over, facendo tirare il fiato ai titolarissimi, giustamente, però bisogna sempre tenere presente l’obiettivo che può essere il trofeo nazionale, che negli ultimi anni ha visto sempre un solo e unico padrone: l’Inter. Quindi testa alta e continuiamo a divertirci, con un gioco che ci entusiasma sempre più, nessun impegno deve essere preso sottogamba, per soddisfare la nostra fame atavica che non è ancora sazia, in considerazione che vincere aiuta a vincere!   …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter

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Superiorità nerazzurra…!


Scritto Da il 12/Dic/2023

Superiorità nerazzurra…!

Anche nel sabato di un dicembre freddo e pungente, sul tavolo verde dello stadio Meazza in Milano, è stato servito un fantastico poker. Con dei jolly particolari ci hanno fatto divertire, sciorinando un bel calcio, a tratti davvero spettacolare, che hanno ridimensionato le dicerie di chi non credeva nelle nostre potenzialità, pronti a tutto nel formulare un fantomatico epitaffio. Invece no, cari detrattori purtroppo per voi, ciò non è avvenuto, i ragazzi hanno sfoderato una prova maiuscola, annichilendo le zebrette friulane, di certo non pronte a essere le vittime sacrificali, ma con l’intento di portare a casa forse un punticino, giacché s’erano arroccati tutti nella loro metà campo. Gli oltre settantunomila tifosi assiepati sugli spalti, si sono divertiti vedere giocare una squadra, quella nerazzurra, sempre più consapevole della propria forza, giocando un ottimo calcio, fatto di pressing e ripartenze letali. Voglio citare un’azione emblematica, correva l’ottantacinquesimo, quando il capitano: l’immenso Lautaro Martinez, di professione bomber, recuperava palla nella nostra difesa e ripartiva indisturbato, anzi un giocatore gli soffiava la palla, ma lui con la caparbietà di chi vuole lasciare il segno, recuperava nuovamente il pallone e s’involava verso la porta avversaria, timbrando il cartellino con una rete pregevole che fissava il risultato sul quattro a zero. Che dire si denota che c’è voglia di mettere il proprio sigillo su di una gara maestosa, ma non solo di un Lautaro scatenato, ognuno ha fatto la sua parte e come un meccanismo bel oliato che si muove a meraviglia e in perfetta sintonia. Parlare dei soliti tenori è scontato, dei vari Thuram ancora a segno, di Dimarco spina nel fianco avversario anche lui ancora a segno, e del “Sultano” la sentenza Calhanoglu che dal dischetto non perdona, e che recupera tanti palloni. Ma questa volta vorrei spendere due paroline su un giocatore, per carità ancora acerbo, ma denota tantissimo agonismo e voglia di far bene con la potenza fisica dalla sua, sto parlando del cioccolatino Bisseck, che ultimamente sta rimanendo indigesto a parecchie squadre. Per carità nulla di trascendentale, ma il suo compito lo porta a termine al meglio, e nella gara contro l’Udinese ha giocato bene dando la possibilità al compagno di uno scarico facile: il ragazzo si farà, la cosa importante è credere che può migliorare tantissimo e farlo crescere nel migliore dei modi. Riguardando le statistiche della gara, appare verosimile della netta superiorità, con un possesso palla del 73%, con 6 calcio d’angolo a 1, con ben 8 titi nello specchio e 1 palo e altri 6 tiri finiti fuori, sono numeri impressionanti e determinano le condizioni di una squadra che vuole la vittoria a ogni costo, oltre l’avversario di turno. I gufi bianconerorossi sono stati accontentati, il loro sport primario “il gufaggio” non è andato a buon fine, ce ne vuole, devono impegnarsi di più, come tutti quei giornalai che continuano a dichiarare che l’Inter va avanti con gli aiutini, negando la superiorità che il nerazzurro di Milano prevale su ogni dove, sino a quando ciò si verificherà noi godremo e loro, poracci, non faranno altro che rimanere con le pive nel sacco. Certo il campionato è ancora lungo, questo è fuor di dubbio, ma i ragazzi partita dopo partita stanno erigendo un muro, sul quale gli avversari sinora stanno cozzando, procurandosi ferite e tantissimo mal di testa, ci vuole ben oltre un cachet per farlo passare. Ora sino alla fine dell’anno ci sono ancora tanti impegni ravvicinati, tra campionato, Champions e Coppa Italia, ma noi siamo attrezzati e la nostra rosa è di primissimo lignaggio, non avremo problemi a interpretare il gioco che sappiamo fare anche cambiando talune pedine, fidiamoci dei ragazzi, mai che ora siamo fiduciosi di un avvenire roseo per i nostri colori. Martedì c’è un impegno casalingo che determinerà la testa del girone di Champions, la Real Sociedad è un bell’osso duro da rosicchiare, bisogna però avere la consapevolezza che solo la vittoria ci darà la possibilità di un turno agevole dei sorteggi per gli ottavi di finale, ma a noi le cose semplici non piacciono e i ragazzi ce la metteranno tutta per portare a casa la vittoria. Crediamoci i ragazzi, sono certo, non ci deluderanno!   …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

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Vedi Napoli e poi… vinci!


Scritto Da il 5/Dic/2023

Vedi Napoli e poi… vinci!

Diventa davvero difficile trovare una spiegazione logica, una difesa dagli attacchi indiretti dal popolo partenopeo nei nostri confronti, certo gli errori commessi dai direttori di gara sono davvero palesi, non solo chi ha diretto in campo, ma anche chi era in sala Var. Ma gridare allo scandalo, questo mi pare eccessivo, di torti arbitrali tutte le squadre, nel bene e nel male, ne hanno giovato, come li hanno di conseguenza subiti, ma dire esplicitamente che l’Inter ha rubato una gara, in perfetto controllo, è davvero cervellotico. Bisogna però dare a Cesare ciò che di Cesare, a onor del vero i partenopei hanno disputato, per ben quaranta minuti, una signora gara, trovando dinanzi un sontuoso Sommer che ha inibito tutti i loro sforzi per andare in rete. Purtroppo è una situazione sintomatica, il portierone svizzero è a libro paga dell’Inter e quindi fa al meglio il suo dovere, non vi pare? Inizialmente l’approccio dei ragazzi è stato buono, sfiorando la rete, anzi una l’hanno realizzata, annullata dal var per un fuorigioco millimetrico, poi sono stati presi nel giogo azzurro, riuscendo di riffa o di raffa a venirne a capo, ma hanno sempre creduto nella propria forza, nella loro disposizione in campo, tant’è che nella ripresa s’è visto il valore e la coerenza in un gioco che i ragazzi sono capaci di sviluppare alla perfezione e che mettono sul terreno di gioco. Chiuso il primo tempo colpendo gli azzurri nel loro momento migliore, siamo andati meritatamente in vantaggio grazie a una bell’azione corale, conclusa con il bolide di Calhanoglu, un missile terra-aria che ha fatto breccia, spaccando la difesa partenopea, infilandosi inesorabilmente nella porta azzurra. A proposito ennesima volta: grazie Milan di non aver creduto nelle qualità del “Sultano”, non mi stancherò mai di affermarlo! Ripresa senza storia, certo poteva essere messo tutto in discussione se solo fosse stato assegnato il rigore, che secondo me c’era ed era lampante, ma toccava realizzarlo, con i se e i ma non si va da nessuna parte. Forse, ritengo che se non è stato concesso da Massa, avrà avuto i suoi buoni motivi, forse un bruscolino negli occhi gli ha impedito la visuale completa, tant’è che lo status quo del momento era purtroppo quello: Napoli 0 Inter 1, e poi? Tutto il resto è stata una cavalcata trionfale dei nerazzurri, con altre azioni spettacolari che hanno portato alla bellissima rete di un ritrovato Barella, davvero entusiasmante lo slalom in area del Napoli, ha saltato i difensori azzurri, come birilli, anzi come quei paletti che si trovano dinanzi ai campioni della cosiddetta valanga azzurra di sci: spettacolare! Avevamo bisogno di ritrovare il migliore Nicolò, per fortuna è ritornato, avevamo tantissima necessità della sua qualità realizzativa nello scacchiere nerazzurro! E’ anche vero che potevamo implementare ancor di più il punteggio se Lautaro non avesse verosimilmente sbagliato una rete davvero facile per la sua classe. Ma la serata doveva essere trionfale e lo è stata, per fortuna ci ha pensato un giocatore che è sempre nel posto giusto al momento giusto: Marcus Thuram. Un giocatore, il francesino, davvero di alta classe, che si è calato, in modo davvero considerevole, al servizio della squadra e i compagni l’hanno messo in condizione di segnare sinora 5 reti in campionato, alcune davvero di pregevole fattura (i milanisti ne sanno qualcosa), e non solo, perché è anche vero che ha fornito, da parte sua, per la squadra ben 6 assist, che ne fanno una pedina importantissima per la squadra, facendo di fatto scomparire l’ombra scomoda della chimera chiamata Lukaku, sia nel cuore che negli occhi di ogni tifoso nerazzurro. Io terrei Marcus per sempre e comunque, con quella presenza in area avversario è sempre il preludio di qualcosa di positivo per i nostri colori. Con tutta la campagna diffamatoria dei vari giornalai, che non vedono l’ora di banchettare sul nostro cadavere, come avvoltoi, stanno dicendo di tutto e di più, in sintesi peste e corna del nostro ambiente, rimarcando con forza dei debiti societari accumulati sinora, però credo siano lividi di bile nei nostri confronti, perché non considerano lo stato societario degli altri club rinomati al par nostro, manco navigassero nell’oro, la loro cervellotica definizione è che tutto oramai è stato già deciso della nostra vittoria finale. Mi chiedo se queste personcine per bene sono cosi premonitori, allora chiederei alla Figc l’assegnazione dello scudetto per Natale, così siamo tutti contenti e gli avversari si capaciteranno della loro inferiorità e pochezza in campo, ma tutto deve essere deciso a tempo debito, per ora godiamoci il momento, certo verranno tempi meno rosei, ma credo che solo con il lavoro ve verremo fuori. Io credo in questi ragazzi e ritengo che i giochi saranno decisi tra qualche mese alla ripresa delle coppe europee, chi sarà fuori avrà un vantaggio non indifferente dovendo preparare una sola gara alla settimana, mentre chi ancora ha tutto in gioco, sarà impossibilitato a tirare il fiato. Sarà una stagione davvero lunga e tirata, ma noi abbiamo i mezzi per affrontarla al meglio, con il supporto dei tifosi, con la concentrazione e il gioco dei ragazzi, nulla è precluso!  …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

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