Posts made in Dicembre, 2016


…Ecce squadra!


Scritto Da il 23/Dic/2016

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…Ecce squadra!

Tra il sacro e il profano usando una frase del vangelo di Giovanni (19 – 5): Ecco la squadra, io aggiungo… che vogliamo! Finalmente i nostri occhi brillavano di un amore nuovo, specie nel secondo tempo, dinanzi ad una squadra che ha giocato a calcio, non lesinando impegno e con forza raddoppiando sui portatori di palla avversari e concedendo nella seconda frazione davvero poco. Nel primo tempo invece ci sono state diverse cose negative, alcune note di sofferenza, dettate anche dalla forza di una Lazio che a tratti ha giocato anche bene ma credo però che forse nello spogliatoio c’è stato confronto chiarificatore tra tecnico e giocatori, tant’è che alla ripresa, la musica è stata nettamente diversa. I ragazzi hanno avuto la necessaria coerenza e la consapevolezza della propria forza, nel senso che hanno giocato da squadra, facendo intravedere quel dettame tattico in cui s’incomincia a intravedere la mano di Pioli. Non sono facile agli entusiasmi effimeri, ma guardando la gara disputata, si potrebbe cadere nella tentazione di fare i così detti voli pindarici e fantasiosi, ma sarebbe il caso di rimanere con i piedi ben saldi in terra, evitando facili entusiasmi vivendo con gioia il momento attuale nel migliore dei modi. Non si è fatto ancora nulla di concreto, la vetta o per lo meno le posizioni ambite sono ancora lontane, ma la strada intrapresa è sicuramente quella giusta e solo lavorando tantissimo con la consapevolezza della propria forza, si può ambire a risalire la china, cercando però di fare tesoro degli errori sin qui disputati evitando così di ripeterli. Nulla è compromesso c’è ancora un girone di ritorno da onorare e poi a maggio si tireranno le somme e se saremo stati bravi, allora il premio sarà un paradiso in posizioni in classifica consone al nostro blasone, altrimenti l’inferno delle critiche degli scherni, tutto evitabile se si lotta sempre in ogni gara come se fosse l’ultima, come una finale irrinunciabile. Nella gara disputata i ragazzi hanno ottenuto un giudizio che ben oltre la sufficienza quasi sfiorando l’ottimo, e se in altre circostanze ho criticato il francese Kondo, questa volta voglio dare a lui i meriti di essersi calato con la mentalità giusta al servizio della squadra, come d’altronde l’ha fatto Brozovic recuperando tantissimi palloni facendo, sino alla fine, la doppia fase sia di contenimento sia propositiva. Questi sono solo i giocatori sui quali mi sono più volte soffermato citandone a volte le doti negative, ma stavolta no, tutti sono stai all’altezza della situazione e se poi Icardi fa due reti e consolida un primato in classifica cannonieri è merito anche di chi si pone al suo servizio, i vari Candreva, D’Ambrosio e Perisic. Questa è la squadra che noi tutti bramiamo e speriamo di averla trovata in modo definitivo, così facendo si va lontani viceversa no. Ultima analisi, ieri è stata una bellissima serata che abbiamo celebrato con un’apericena per un brindisi augurale, e poi dopo dinanzi al maxi-schermo, seduti a fare il tifo tutti insieme appassionatamente per la nostra cara e amata Inter. Questa è la nostra coesione, l’aggregazione all’Interclub Giacinto Facchetti di Fano, il bello di poter gridare ed esultare tutti insieme e gioire per i nostri colori, come se fossimo allo stadio. Vorrei in conclusione porgere, in nome del direttivo dell’Interclub di Fano, i nostri migliori auguri a tutti i nostri soci presenti e futuri e alle rispettive famiglie di un sereno Natale e un prospero Anno Nuovo foriero di gioie e benessere e perché no di successi per la nostra cara e amata Inter! …Amala!

                                                                 Antonio Dibenedetto

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…Buoni propositi!


Scritto Da il 19/Dic/2016

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…Buoni propositi!

Una vittoria, quella ottenuta nel lunch-match domenicale, che ci vede opposti a un Sassuolo, che sebbene notevolmente rimaneggiato è comunque una squadra temibilissima, guidata in maniera egregia da un tecnico capace e profondo conoscitore del calcio italico. Visto l’esito finale, speriamo solo che sia quella svolta positiva tanto cara alla nostra anemica stagione. Tal volta un campionato si sblocca quando è indirizzato da piccoli e significanti episodi che favoriscono una squadra anziché un’altra. Forse doveva andare in questo modo, tutto era stato definito con un disegno questa volta a nostro favore, facendoci così intraprendere, finalmente la strada giusta. Anche oggi non siamo stati perfetti, ma al momento era essenziale non perdere altro terreno, però a differenza di altre partite, specie nel primo tempo, abbiamo giocato anche bene con forza e creato tantissimo, questo avvalora la bella prestazione del portiere avversario. La sofferenza, purtroppo, è nel nostro dna non possiamo proprio farne a meno. Dopo aver creato tantissimo e aver realizzato solo una rete, ci tocca aspettare il novantesimo per tirare un grandissimo sospiro di sollievo. La mano di Pioli si vede sul campo, per come giocano e si aiutano gli attori in campo, per come si scelgono le giocate sugli esterni e con il continuo movimento della punta centrale, non dando così punti di riferimento ai difensori avversari. Appare però evidente, dopo aver fatto notare i tanti pregi visti in campo, di com’è stata condotta la gara senza subire granché, di come i ragazzi sono stati prevaricati dalla freschezza atletica degli avversari specie quando le forze fisiche vengono meno. Mi chiedo come mai gli altri riescono a correre per tutta la gara mentre i nostri ragazzi no. A cosa si deve questa mancanza atletica? Forse un’errata e approssimativa preparazione fatto nel periodo estivo? Secondo il mio modesto parere in estate si dovrebbero tralasciare le tournée oceaniche, lavorando di più sul campo, preparando al meglio la stagione che si deve affrontare. Toccherà ora al tecnico prevedere, nel periodo natalizio, un richiamo di preparazione consono al recupero psichico e fisico dei ragazzi, cercando di affrontare al meglio il resto della stagione. In squadra il materiale umano, l’ho sempre dichiarato, è di prim’ordine, ma questa considerazione devono in primis averla loro stessi, il tecnico e chi opera in società, cercando nel collettivo quella marcia in più che sinora è mancata. Ora nel mercoledì che prevede l’ultimo atto, che chiude un anno che non è stato dei migliori ma neanche dei peggiori, ma è anche il penultimo appuntamento del girone di andata che ci vede opposti, come lo scorso anno nuovamente alla Lazio. Ricorderete com’è andata, fu la gara che ci avviò inesorabilmente verso una débâcle inesorabile, memore di una sconfitta immeritata se non altro per il gioco prodotto ma per l’inconcepibile perdita di lucidità di un giocatore, che quest’anno non sarà della gara, quel Felipe Melo la cui irruenza è deleteria per la causa nerazzurra. L’assenza però che più fa preoccupare non è certo quella del mediano brasiliano, ma quella del portoghese Joao Mario, ammonito e in odore di squalifica. Il parco giocatori, lo ripeto, è ampio e bisogna riproporre, in questi casi, un giocatore che secondo il mio modesto parere non ha ancora fatto vedere il suo reale valore, mi riferisco a Ever Banega un centrocampista dai piedi buoni utili, che messi al servizio della squadra possono essere sicuramente utili alla bisogna. La prossima gara è un duro, quanto stimolante, banco di prova, per sapere se realmente è stata imboccata la via giusta. Il tempo, lo sapremo a breve, mancano solo tre giorni, quindi sapremo se questo sarà il percorso giusto. Speriamo di trovare sotto l’albero di Natale quella squadra di cui siamo follemente innamorati, che ci fa da sempre battere il cuore, ma che stiamo ancora aspettando. Il nostro auspicio più grande è tutto in quell’attesa che sia volta al termine e che il 2017 ci consegni una squadra capace di credere nella propria forza e di giocare come, sa con coerenza e con carattere. Amici incrociamo le dita, ma credo che alla fine ritroveremo la vera Inter, noi stiamo aspettando e non vediamo l’ora di poter gridare tutto l’amore che proviamo per questi colori… Amala!

                                                       Antonio Dibenedetto

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Sprazzi… d’Inter!


Scritto Da il 12/Dic/2016

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Sprazzi… d’Inter!

Una vittoria, quella ottenuta contro un bel Genoa, che ci consegna tre punti davvero d’oro, per la nostra non bellissima classifica. Purtroppo io sono sempre stato realista, non è nella mia indole entusiasmarmi per delle vittorie come queste, il mio senso di sportività mi porta a dichiarare che, godiamoci si questa vittoria, ma da salvare ieri sera c’è solo il risultato, null’altro poiché le trame imbastite in campo, di certo non ci ha visto eccellere in un bel gioco spumeggiante. In questi casi si dice che valgono solo i tre punti, il bel gioco cade in secondo piano, ma agli occhi degli amanti di questi colori non è proprio così. Noi vogliamo che la nostra squadra sia cinica, ma allo stesso tempo debba essere coerente della propria forza, avendo nel DNA quel credo tattico che deve essere superiore a tutti e a tutto, annichilendo l’avversario con un gioco teso a trame belle agli occhi e al cuore. Sarò pure un passionale questo sì, ma guardare una gara dove vedi la tua squadra, messa alle corde, non è bellissimo anzi, non si possono guardare svarioni difensivi come quelli di ieri sera, e se non siamo andati sotto il punteggio, il demerito è solo ed esclusivo dei giocatori liguri e del nostro portiere che ha annullato ogni loro tentativo di segnare. La cosa che poi dispiace maggiormente è che in alcuni tratti si è vista la vera Inter capace di giocare a calcio, di condurre il filo del gioco sovrastando l’avversario, allora la domanda è quella solita perché dobbiamo ridurci a soffrire quando sappiamo fare il nostro dovere? Perché celiamo la nostra capacità dietro un inspiegabile calo di lucidità e paura? Non è facile essere razionali quando si guarda una partita della nostra beneamata, si eccede spesso nell’esaltazione per una giocata bellissima alla frustrazione per un errore madornale che è commesso per superficialità e mancanza di concentrazione. E’ vero che gli attori in campo non sono degli automi, giustissimo, come tutti gli esseri umani sono capaci di errori, ma mi chiedo il perché devono sempre e comunque essere i nostri alla mercé di tali incongruenze? Il calcio è sempre stato uno sport fantastico che però deve sottostare a regole ben precise, chi fa goal e non ne subisce vince. Giustissimo, ma è anche vero che non sempre vince la squadra che merita di più, è il caso della gara di ieri sera, io non ho gli occhi come si dice in gergo, foderati di prosciutto, mi rendo conto che non siamo bellissimi da vedere e tutta questa situazione è figlia di tanti errori che sono stati fatti, sia societari sia di valutazione nell’acquisto di giocatori davvero sopravvalutati, ma non porre rimedio nel breve vuol dire che è una condizione deleteria per il futuro. Non mi stancherò mai di dire che ci vuole programmazione sia nelle vicende societarie sia in quelle tecniche e di spogliatoio, bisogna portare avanti un progetto che debba essere vincente negli anni. Questo può avvenire quando il passato è stato glorioso, il presente deve essere costruito in virtù di quello che è stato fatto, per avere la possibilità di un futuro molto più roseo di quanto si possa credere. Non ha senso arrabattarsi per raggiungere delle mete, che poi svaniscono nel modo con cui sono arrivate, senza avere il gusto fi viverle in pieno. Nel presente ci vuole realismo, non basta buttare fumo negli occhi dei tifosi con l’acquisto clamoroso, noi chiediamo solo coerenza e voglia di combattere in campo, noi non lesineremo mai l’amore e la passione verso i nostri beniamini che in campo giocano come se tutte le gare fossero delle finali, che sudano e si aiutano come una squadra e se poi i risultati non arrivano, perlomeno si è lottato sino in fondo, senza mollare mai! Solo in questo modo il nostro apporto sarà incondizionato, ci saranno gare che nelle quali, non sempre questo si potrà verificare, siamo consapevoli di questo, ma avremo comunque una squadra che ci darà sempre e comunque delle soddisfazioni e della quale essere orgogliosi. Ripartiamo tutti insieme e azzeriamo ogni tipo di emozione sia negativa sia positiva, crediamoci sperando che almeno questa volta sia quella buona e definitiva! …Amala!

                                                                 Antonio Dibenedetto

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Lezione di……calcio!


Scritto Da il 3/Dic/2016

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Lezione di……calcio!

Cari amici esordisco nell’analisi di questo sconcertante venerdì di campionato dicendo, con tutta sincerità, che sto esaurendo ogni plausibile e logica spiegazione di questi continui e deleteri black-out dell’Inter, avrei voluto non scrivere alcunché e postare una frase sola: “senza parole”. Poi la coscienza di tifoso, mi ha consigliato di analizzare gli accadimenti con raziocinio, non dimenticando però di censurare certi atteggiamenti in campo di giocatori “quotati”, che si ricordano di essere tali solo in alcune circostanze e non voglio dilungarmi oltre. Non riesco però a classificare la gara del San Paolo, gli aggettivi sono terminati o forse quello più consono è “indegni” con accanto un “inefficaci” e “inadeguati”. Questa non è una reazione alla rabbia accumulata ieri sera, bensì la considerazione a bocce ferme, di un manipolo di giocatori che stanno disonorando sempre più la maglia che indossano. E’ inconcepibile che ieri sera si è stati alla continua mercé di una squadra quella partenopea, che pur avendo validissimi giocatori non è apparsa insuperabile, tant’è che ci ha concesso diverse occasioni limpide per far goal, non ci siamo riusciti solo per l’inefficacia dei nostri avanti, su tutti Perisic. Anche chi non mastica di calcio, avrà costatato ieri sera, le praterie, specie sulla corsia destra, lasciate agli avanti del Napoli, che dal canto loro si sono resi conti che avrebbero potuto far male a una retroguardia, quella nerazzurra, messa seriamente in difficoltà. Hanno sfruttato ogni occasioni punendoci per ben due volte nei primi sei minuti di gioco, e l’Inter? Non pervenuta. La débâcle, si è concretizzata specie in una difesa ballerina e incapace di porre rimedio agli errori di un centrocampo davvero inconsistente. Tutta la squadra ha fornito una prestazione che non si vede neanche in allenamento, dove si provano schemi nuovi e dove ci si allena per avere più corsa, invece i nerazzurri ieri ne hanno messo davvero poca in campo. Il San Paolo ha fatto vedere a tutta Italia la pochezza di questa squadra che nei momenti di difficolta non è capace di reagire, ripetendomi dico che non ha corsa sono a dir poco statici e con tocchi sempre indietro senza avere la benché minima idea di giocare a calcio. Il Napoli ieri ha scoperto il nervo dolente di una squadra, quella nerazzurra, che è sempre stata sottomessa nel gioco e con scambi rapidi saltavano a meraviglia i birilli milanesi come e quando voleva giocando in modo elementare e concreto, senza il nostro sterile possesso di palla, il ti-ti-ta-ca lasciamolo a chi è capace di farlo, la nostra arma migliore dovrebbe essere se non altro la praticità e la concretezza. Si potrebbe dire che per quello che si è visto in campo, il risultato potrebbe essere stato bugiardo, per le azioni create ma non concluse, ma è anche vero che se Handanovic non compieva degli interventi risolutivi, forse il risultato finale sarebbe stato molto più pesante. Forse sarà il caso di mettere in campo giocatori che hanno voglia? Dov’è finito il Miranda conosciuto lo scorso anno, anche lui si è smarrito nel marasma generale? Avrei davvero la voglia di rivolgere una domanda al nostro tecnico, ma che senso ha mettere in campo un Palacio ormai cotto invece di provare un ragazzo per il quale si spesi tantissimi denari e non ha giocato pressoché niente di questo campionato? Vogliamo provare a vedere di quale pasta è fatto Gabigol, se vale i soldi spesi, oppure è un flop come il tanto celebrato Kondo… certo che noi siamo davvero bravi a farci del male da soli, ci piace oramai essere gli zimbelli di una nazione intera e forse di più, solo noi tifosi abbiamo dell’amor proprio che va oltre ogni normale concezione di tifo, essere tifoso dell’Inter non vuol dire amarla solo quando vince, bisogna onorarla anche quando perde, questo è vero solo però quando lotta e suda in campo, non in partite come queste scialbe e inconsistenti, io non ci sto più!!! …. Amala!

                                                                 Antonio Dibenedetto

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