Posts made in Agosto, 2021


Una vittoria di squadra!


Scritto Da il 29/Ago/2021

Una vittoria di squadra!

Tutti ci aspettavano al varco, complice la facile vittoria contro i liguri. Certo la gara della settimana scorsa ha evidenziato la forza di “squadra” dei ragazzi contro la pochezza avversaria, questo è dinanzi agli occhi di tutti, ma è anche vero che bisogna concretizzare le occasioni che si creano e in questo i nostri calciatori sono stati bravissimi. Anche nell’insolito venerdì di campionato si è vista la determinazione di chi voleva una vittoria certamente alla portata di mano, l’Inter ha disputato una gara di attesa nel primo tempo, forse meravigliata dalla vigoria degli scaligeri che pressavano sul portatore di palla e a tutto campo. Questa insolita condizione di gioco inizialmente ha un po’ spiazzato l’undici nerazzurro, se dal quindicesimo in poi del primo tempo ha gestito in sofferenza, un gioco sfilacciato, ma alla lunga la classe ha prevalso su ogni tipo di ostruzionismo di gioco avversario. Non è assolutamente facile disputare gare al cospetto di queste squadre che si arroccano e ripartono in modo letale, se poi si commettono errori di lucidità come ha fatto il nostro Samir, allora si porge su di un piatto d’argento la possibilità agli avversari di impostare la gara a loro piacimento. Lo score del primo tempo riportava un solo tiro in porta degli scaligeri, e se in tutta la gara Samir non ha dovuto compiere alcun intervento, tutto l’opposto del suo dirimpettaio, questo vorrà dire pur qualcosa. Per non citare un rigore sacrosanto ai danni di Lautaro, ma di questo non ne voglio parlare.  Io comunque devo dare atto a Simone Inzaghi di aver creato un bel gruppo, è un allenatore che è capace di cambiare volto alla gara cercando di limitare le sbavature che possono crearsi in determinati momenti. Riesce a cogliere l’attimo in cui un giocatore si muove in affanno ed è leggermente sottotono, oppure gioca male perché gravato da un cartellino giallo, ebbene lui prontamente corre ai ripari. Avendo una rosa di tutto rispetto e di primo piano, può effettuare gli opportuni aggiustamenti in corso d’opera senza attendere gli ultimi cinque o dieci minuti, di una gara che sarebbe potuto divenire realmente di sofferenza, come avrebbero fatto i suoi illustri predecessori. Bisogna riconoscergli questa capacità, che non fa altro che cementare sempre più il gruppo, tenendo gli stessi giocatori nella dovuta considerazione di essere parte integrante della squadra. Tutti noi tifosi e amanti di questi colori, inizialmente eravamo un attimino delusi dell’atteggiamento non certo propositivo della società, che ha venduto i pezzi migliori di una rosa che anche quest’anno avrebbe potuto fare la differenza, ma da come si stanno delineando le operazioni di mercato, bisogna essere coerenti e fare un plauso a chi ha operato, certo sono partiti due pezzi da novanta, ma è anche vero che sono arrivati giocatori altrettanto utili alla causa nerazzurra e se queste sono le premesse, allora si che ci sarà da divertirsi. Sugli scudi societari metterei tutti sullo stesso piano: Inzaghi per non essersi sgonfiato nell’entusiasmo, per queste defezioni, continuando a lavorare come se non fosse accaduto nulla di grave, anzi mettendoci più impegno. Quindi il duo Marotta e Ausilio che hanno compiuto delle operazioni che hanno rimpinguato le casse societarie e nel contempo hanno fatto delle oculate operazioni che hanno in un certo senso reso competitiva la rosa. A me non piace parlare dei singoli, anche perché quando gira il motore, tutti eseguono in pari impegno ogni compito in campo. Questa volta però lasciatemi porre l’attenzione su due singoli calciatori: Darmian che ha compiuto davvero delle sgroppate fantastiche sulla fascia, proponendosi e difendendo e poi se a gara pressoché conclusa ha effettuato quella sgroppata raggiungendo una palla lunga calciata da Vidal, per poi effettuare un cross al bacio per l’accorrente Correa che ha depositato in goal la rete del sorpasso, allora si che bisogna alzarsi in piedi per la standing-ovation e lo chapeau d’obbligo. Quindi sull’ultimo arrivato, che si è dimostrato come l’ennesima freccia depositata nella faretra d’Inzaghi, quel Correa che è davvero un gran bel giocatore, forse troppo prematuramente tacciato di un essere un goleador bensì solo un assist-man, ma presentarsi all’esordio con una nuova maglia e fare una splendida doppietta di pregevole fattura, allora questo non fa altro che contravvenire ad ogni altra considerazione su questo giocatore. Ha dato un saggio sulle sue potenzialità e quello che potrà dare all’Inter e se i tifosi presenti al Bentegodi come d’altronde, credo anche coloro che sono rimasti a casa, l’hanno ammirato e osannato, ciò significa che è entrato già nei nostri cuori: vai Tucu i tifosi ti amano! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter. 
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Il poker servito!


Scritto Da il 22/Ago/2021


Il poker servito!
Finalmente! Questa è l’esternazione che credo il popolo interista abbia gridato, dopo la parte iniziale di questa martoriata stagione che ci vedeva penalizzati e monchi di elementi imprescindibili nel nostro organico. Ad iniziare dal nostro condottiero Conte, che il giorno dopo la festa per la vittoria del 19esimo scudetto ha rassegnato le dimissioni, però solo dopo un cospicuo indennizzo, circa la metà del suo salario pattuito. Forse aveva già avuto sentore delle difficoltà economiche future della società, per cui non si sarebbe potuto far il calcio mercato come avrebbe voluto lui, quindi era giusto cambiare aria, anche se a mio modesto parere l’intelaiatura della squadra sarebbe rimaste pressoché la stessa. Con tutto il rispetto per questo allenatore e per la sua scelta, dobbiamo solo ringraziarlo se in soli due anni siamo ritornati lì dove osano le aquile: le cime assolute del calcio nazionale. I mass media ci sono andate a nozze su questa questione, attaccando una società che stava raschiando il barile per la sopravvivenza, come se tutte le altre godessero di tantissimi fondi economici in eccedenza. Si sa la pandemia ha colpito tutte le società in egual misura, forse a maggior ragione chi aveva sottoscritto sontuosi contratti con giocatori di spicco, ma questo purtroppo è un male comune. Mancano ancora circa nove giorni alla chiusura del calcio mercato estivo, e facendo i debiti riscontri siamo stati penalizzati dalla partenza di due pedine importanti come Hakimi e Lukaku, ma a detta degli addetti ai lavori, erano delle scelte obbligate. Forse per il marocchino sicuramente, ma per il belga no! È stata una sua scelta e credo tutto provenga dal fatto che aveva lasciato il Chelsea da giovane, e ha accettato di ritornarci per un certo senso di rivalsa. Credo che altre operazioni importanti non se ne faranno più, di così eclatanti, almeno spero e mi auguro fermamente che tutto rimanga circoscritto a quelle sole due partenze importanti. Un piccolo appunto cari amici lettori, sicuramente condividerete questa mia considerazione, sarebbe il caso che questi presunti idoli, in sede della conferenza stampa di presentazione nel nuovo club, di evitare dichiarazioni del tipo finalmente gioco nella squadra che tifavo da bambino, oppure di baciare la maglia, questo è un privilegio destinato a pochi che sanno realmente cosa voglia dire far parte di un progetto e della storia di un club, quelle bandiere che non esistono più: i vari Zanetti, Maldini, Totti Del Piero sono di un’altra epoca, quindi voi che siete soggetti e succubi del dio denaro evitate certe pantomime, sapendo che dietro l’angolo ci sarà sempre chi offre di più che vi farà vacillare! Dopo questa premessa d’obbligo, secondo il mio modesto parere, veniamo a quello che è accaduto nel nostro consueto sabato italiano. Parte il campionato e dopo un rodaggio di gare amichevoli, dove si è visto il valore di un insieme di tutto rispetto e con acquisti mirati senza svenarsi per il compimento di una squadra che secondo me potrà dire la sua, anche in questo campionato. Simone Inzaghi è un allenatore che merita rispetto e sono sicuro che saprà farsi valere, il gioco della squadra è oramai consolidato, visto che adotta lo stesso metodo del predecessore e ieri pomeriggio si sono viste delle belle giocate e un insieme di giocatori che davvero danno del tu al pallone. La cosa però che mi piace rimarcare è la felicità negli occhi dei tifosi, finalmente si è potuto tornare a far vibrare i cuori vedendo all’opera i propri beniamini, anche se a mezzo servizio, il Meazza era pronto a far esplodere nuovamente i cori festanti dei tifosi accorsi e il boato tipico alla segnatura di una rete. Come si direbbe in questi casi: buona la prima, oppure chi ben comincia… ma io dico semplicemente: finalmente ecco l’Inter che vogliamo, che macina gioco ed occasioni in serie, lasciando le briciole agli avversari, considerando che gli abbiamo concesso una sola giocata utile al minuto 44 del primo tempo. Certo il Genoa non mi apparso irresistibile, ma queste gare non si giocano sulla carta, bisogna correre e fare goal e se i ragazzi ne hanno realizzati ben quattro, senza considerare le due reti annullate per fuori gioco, il bottino poteva essere più cospicuo, ma va bene così. Era necessario partire bene e noi l’abbiam fatto, ora una gara la prossima contro gli scaligeri dell’Hellas che ieri è stata sconfitta, a mio parere immeritatamente, contro il Sassuolo e poi ci sarà la prima sosta per la nazionale. Avremo del tempo dedito alle riflessioni, oggi godiamoci la bellezza di una squadra che ci ha restituito quella bella sensazione di farci vibrare l’animo di emozioni che si erano sopite, ma con fragore sono venute fuori: perché noi siamo l’Inter e siamo i campioni d’Italia in carica! …Amala!!!!
Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.                    

   

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