L’epilogo inaspettato!!!

Scritto Da il 22/Ago/2020 - Stagione 2019/2020 |


L’epilogo inaspettato!!!

Epilogo più amaro non ci poteva essere, purtroppo è capitato e dobbiamo farcene ahimè, una ragione. Dopo tutto, nessuno avrebbe potuto immaginare quanto si è rivelato nel corso di questa stagione, che verrà ricordata per alcuni eventi che l’hanno contraddistinta. Certo preoccupa la situazione sanitaria, questo è fuori di dubbio, tutte le altre cose sono futili dinanzi a seri problemi di salute causati alla collettività, per una pandemia che non cessa di mietere vittime. Tutto passa in secondo piano, tutto è di contorno anche se in questa insolita stagione calcistica potevamo, nonostante tutte le vicende che ci hanno visti protagonisti, essere presenti negli annali con il nostro nome ben impresso con un trofeo che poteva fare bella esposizione in una bacheca non che aspetta altro che essere rinverdita, già poiché sono passati circa dieci anni dall’ultimo trofeo. Nessuno avrebbe puntato un solo centesimo, qualche tempo fa, parliamo di luglio non di molti mesi fa, sull’acquisizione di qualche “titulo”, come avrebbe detto il nostro compianto Josè. Difatti ci siamo ripresi con forza e coerenza quella posizione in classifica del campionato di serie A, che più ci competeva, terminandolo in crescendo con delle bellissime vittorie e poi abbiamo reso onore a quell’Italia calcistica, tanto bistrattata in campo europeo, arrivando ad una finale inaspettata, resa ancora più amara dal comportamento spagnolo, da un arbitraggio a dir poco inadeguato, condito da una serie di nostri errori che non trovano scusanti: in finale devi essere cinico e raddoppiare gli sforzi per cercare di portare a casa il trofeo a qualunque costo, senza cadere nelle trappole angosciose delle pantomime create ad hoc dagli spagnoli, atte a causare solo una palese perdita di tempo. Al termine di tutto si tirano le somme, si vedono e analizzano i pro ed i contro di una stagione calcistica. Siamo arrivati al secondo posto in classifica ad un solo punto della vincitrice del campionato, questo deve essere il punto di partenza su cui costruire il futuro, in coppa Italia abbiamo concesso molto spazio ad un Napoli che poi ha vinto il trofeo, cosa che potevano, con il senno di poi conquistare agevolmente noi. Gli errori commessi poi in Champions deve essere metabolizzati per non essere poi commessi successivamente. In fine in Europa League, ritengo che con più astuzia potevamo portarla a casa dopo una cavalcata esaltante, surclassando gli avversari di turno, in serie, per poi crollare proprio sul più bello, in maniera così mesta, dove l’artefice principe poteva portarci in vantaggio e annichilire poi gli avversari, invece tutti sappiamo com’è andata. Non voglio per questo gettare la croce addosso al nostro gigante, al nostro armadio di ebano, quel Romelu che comunque in questa strana annata ha realizzato ben 34 reti, di più cosa deve fare un bomber? Ora la nota dolente. Rimango ancora basito dalle ultime esternazioni del nostro tecnico Antonio Conte. Che sia un personaggio sanguigno questo è noto, ma rilasciare in conferenza stampa simili dichiarazioni danno la conferma che sarà legittimato il suo addio alla panchina nerazzurra. Noi tifosi e sportivi in genere non sappiamo il tenore e il sapore delle sue ultime dichiarazioni, ma sono certo che sono state così palesi e dirette, che se non si trova un punto d’incontro con la società, il suo addio sarà irreversibile. Credo che lui abbia preparato quelle frasi da pronunciare in conferenza stampa, con tale enfasi che le avrebbe dette anche ad acquisizione del trofeo, spero di sbagliarmi ma credo sia cosa certa. Dispiace ora che abbiamo imparato ad apprezzare il suo lavoro tanto maniacale, anche se la perfezione non appartiene a nessuno, lui perlomeno ci stava provando avendo creando un gruppo di buoni giocatori che stavano diventando sempre più una squadra, non dico formidabile o grandissima, ma con il tempo lo sarebbe potuto diventare, sotto la sua guida. E ora tutto è stato rimesso nelle mani della società, Conte ha chiesto un paio di giorni per isolarsi in famiglia, pensando al suo futuro, poi comunicherà la sua decisione nell’incontro che si terrà a Milano in sede, nell’appuntamento già fissato. Spero che tutto vada per il meglio anche perché il suo impegno preso per portare l’Inter a grandi livelli era stato programmato in un termine temporale di tre anni e se dopo il primo anno tutto è stato messo in discussione, deve essere successo realmente qualcosa d’irreparabile. La sua richiesta è di una società presente che tuteli il suo lavoro, l’Inter deve farsi sentire nelle sedi competenti, non possiamo permetterci il lusso di perdere credibilità per colpa di persone che non fanno il bene di questi colori. Ci vuole chiarezza innanzitutto con una seria programmazione fatto con il tecnico, lasciando quel margine che chiede per farlo lavorare al meglio, l’approssimazione non porta da nessuna parte in special modo per chi vuole crescere e tornare a rinverdire i fasti che furono, non ventenni or sono ma solamente dieci anni fa. Noi tifosi ci speriamo e continueremo a sostenervi, perché la cosa che a noi conta e l’Inter su ogni altra cosa! …Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto