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Una sfida impari!!!


Scritto Da il 10/Mar/2020

Una sfida impari!!!

Uno scenario davvero impressionante ha accompagnato la gara delle gare, la partita per eccellenza, il derby d’Italia. Quella sfida che tutti vorrebbero giocare che ti proietta in paradiso, ma è anche pur vero che in caso di disfatta ti fa sprofondare in un abisso di frustrazione unica. Fa specie disputare una gara così importante a porte chiuse, purtroppo l’emergenza sanitaria ha imposto questa condizione per fare in modo di arrestare la propagazione del coronavirus. Credo, interpretando il pensiero di chi ama questo sport, che tutto possa essere messo in discussione e fermato perché l’aspetto economico non può prevaricare quello umano che deve essere tutelato prima di ogni altra considerazione. Veniamo all’aspetto puramente tecnico, anche ieri sera abbiamo sbagliato l’approccio di una gara che ci stava bene sino a quando la Juve ha giochicchiato con il risultato mai in discussione. Noi come il solito imprecisi, e come tante volte, prevedibili e lenti, basti pensare che il nostro primo in porta è avvenuto con un tiro di Brozovic al 36 della prima frazione e questo è tutto dire. Ancora una volta tocca rimarcare che questa squadra difetta in carattere, quando ci sono gare uniche e importanti, non riesce a tirare fuori quell’orgoglio, quell’agonismo che queste gare ti procurano con l’adrenalina che sale in automatico. Io purtroppo non sono un mero tifoso che nonostante tutto vede sempre l’aspetto positivo delle cose, non riesco a guardare nascondendo quando le cose non vanno per niente bene, si dice che il gap tra noi e i campioni d’Italia in carica sia stato livellato, io tutto questo ieri sera non l’ho visto, anzi! Tutto mi è parso strano, credevo e pensavo che in campo sarebbero scesi dei giocatori che avrebbero fatto sfracelli al cospetto di chi comanda, solo per il fatto di avere la possibilità di riaprire un discorso interrotto nell’ultima gara giocata a Roma contro la Lazio, invece nulla di tutto ciò. Siamo tornati a essere una buona squadra e nulla più, forse sopravvalutati da tutto ciò che è accaduto in principio, con quell’enfasi dettata dal nuovo condottiero e con giocatori da lui motivati, siamo riusciti a non auto-escluderci dalla competitività del campionato già a dicembre, certo l’agonia sta durando ma credo che più di questo non potrà accadere. Spero vivamente di sbagliarmi e che tutto ritorni a essere com’era a inizio stagione, in cui siamo stati inebriati dell’ondata positiva nerazzurra, ma per come vanno le cose in questo periodo ne dubito fortemente. Ci siamo attestati al terzo gradino con un distacco attuale di otto e nove punti dalla vetta, è pur vero che dovremo recuperare la gara con la Samp, com’è pur vero che dovremo anche guardarci le spalle da chi gioca meglio di noi al momento e cavalca l’onda dell’entusiasmo, quell’entusiasmo che al momento a noi fa difetto. Ieri sera ci è mancata anche una sorta di concentrazione nei momenti clou, abbiamo preso la prima rete quando potevamo gestire meglio una palla nella nostra difesa, com’è anche vero che il tiro di Ramsey ha avuto una deviazione decisiva di un difensore, credo de Vrij circostanza questa determinante. Poi della bellissima rete di Dybala ne vogliamo parlare? Meglio di no, altrimenti tutto ciò non fa altro che acuire la classe di questo giocatore sul punto di partenza in estate e che invece caparbiamente rimanendo sta divenendo sempre più importante per la sua squadra. Purtroppo nel nostro organico non abbiamo un giocatore del genere, capace da solo di avere quel colpo risolutore che ti cambia l’inerzia di una gara, si pensava che in Lautaro di aver trovato il giocatore capace di simili prerogative, invece al momento rimane leggermente appannato, secondo me complici le sirene spagnole lo stanno martoriando interiormente. Ho sempre sostenuto che in questa squadra non vi sono top player capaci d’invertire la rotta e la tendenza di una gara, ma che ci sono tanti buoni giocatori che al momento non sono l’espressione massima in campo. Eravamo tutti esaltati dalle giocate di Sensi che pare essersi smarrito, tutti felici per l’acquisto di Eriksen che al momento pare defilato nelle gerarchie dell’allenatore, l’unico che sta giocando in pianta stabile dei nuovi acquisti e Young un giocatore di quasi 34 anni che il suo compito, nonostante tutto, in campo lo fa. Speriamo solo di avere la voglia di non sciupare tutto questo finale di stagione, se si continuerà a giocare, e avere la contezza che ancora qualcosa di buono si può fare. C’è un’Europa League da onorare e una semi-finale di coppa Italia da giocare al meglio delle proprie possibilità, non dimenticando di un piazzamento in campionato da guadagnarsi al meglio, non tutto è perduto ma bisogna giocare come se ogni gara fosse una finale e non come ieri sera, dove non si è persa solo una partita, ma a mio avviso molto di più! Avremmo dovuto festeggiare nel migliore dei modi e con uno spirito nettamente diverso questo lunedì 9 marzo, nel quale ricorre il 112 anniversario della nascita della nostra cara e amata Inter, l’avrebbe meritato sicuramente, non credete?  ….Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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