Posts made in Gennaio, 2019


Siamo alle solite!!!


Scritto Da il 28/Gen/2019

    

Torino's Armando Izzo scores the goal (1-0) during the Italian Serie A soccer match Torino FC vs Inter FC at Olimpico stadium in Turin, Italy, 27 January 2019 ANSA/ALESSANDRO DI MARCOSiamo alle solite!!!

Credo che dopo la gara di ieri sera ogni tifoso abbia smesso di credere, in modo incondizionato, in questa squadra. Oramai anche il minimo barlume di speranza di vederla giocar bene è pressoché vana. Della squadra che ha calcato il terreno di gioco del Comunale di Torino, nella giornata che festeggiava il centenario della nascita dell’immenso Valentino Mazzola, sicuramente ci si sarebbe atteso uno spettacolo migliore per onorarlo. Invece quel che è accaduto è stato del tutto deprecabile.  Dicevo poc’anzi, di quella squadra nerazzurra scesa in campo, non ne avrei salvato neanche uno macché, ovvio stessa sorte sarebbe toccata anche all’allenatore meneghino, che continua imperterrito nel presentare quest’accozzaglia di giocatori inguardabili, senza mordente in balia di un avversario non del tutto trascendentale, cosa che si è spesso verificata quest’anno. E’ assurdo pensare che questi presunti campioni, forse solo per i loro lauti stipendi, abbiano un impatto sulla gara di turno davvero modesto quasi come una squadra amatoriale che deve disputare una gara, seppure controvoglia, perché comandati, altrimenti… ma la cosa però che faccia imbestialire ancor più ogni persona che tiene a questi colori e che poi Spalletti si presenta in conferenza stampa, con quella sua strafottente sicumera, sciorina spiegazioni che di logico non hanno davvero nulla. Incolpando per il risultato negativo della gara solo a fattori esterni, non imputa nulla alla sua mancanza di capacità di allenare, di motivare e  tenere sulla corda giocatori che mentalmente sono al minimo consentito. Riflettendo mi viene da pensare ma questa persona è davvero così oppure ci fa? Non si rende conto che il più grande gesto, che potrebbe fare è di presentare le proprie dimissioni, tanto è palese a tutti che la squadra non lo segue più da un pezzo, né tanto meno segue le sue cervellotiche impostazioni di gioco. Neanche se vincesse tutte le gare di qui sino alla fine del campionato, potrebbe ristabilire la sua posizione da tecnico nerazzurro. Secondo un mio modesto parere l’errore è stato compiuto da una società, assente ingiustificata, che come premio gli ha ratificato l’allungamento del contratto. La risposta viene spontanea: ma premio de che? Si è qualificato in Champions per il rotto della cuffia con uno score in campionato davvero altalenante, conseguita per la logica conclusione più per colpa di altre squadre ancor più scarse della nostra che non per i giocatori, ma sicuramente a causa di un non gioco sviluppato e messo magistralmente in campo da chi li allena settimanalmente. Spero in società che qualcuno abbia il coraggio di dire al signor Spalletti di accomodarsi e mettersi da parte, anzi secondo me, gli farei pagare anche i danni, per acquisti voluti e risultati davvero vani e inutili (vedi Nainggolan) e definiti, con insistenza, utili al suo gioco, che fra l’altro non si è mai visto! Mi rendo conto che è difficile trovare una spiegazione logica per decifrare questo stato d’animo davvero frustrante, è bastato un buon Torino e neanche così arrembante come tante altre volte s’è visto, per avere la meglio di una squadra, l’Inter, davvero devastata nel morale, credo che comunque il signor Spalletti debba vedersi qualche filmato di squadre che realmente giocano al calcio e con questo non mi riferisco all’altra sponda di Torino, l’esempio tangibile può essere l’Atalanta e la Sampdoria. Queste squadre hanno dei tecnici che sanno davvero mettere bene in campo le loro rispettive squadre, e quando giocano, si vede che è calcio quello che interpretano, non il nostro! Penso, anzi credo, che i precursori di questo fantastico gioco guardando una nostra gara si rivolterebbero nella tomba dall’apatia. Grazie signor Spalletti per le continue figuracce che ci stai facendo fare, tutto merito del tuo bagaglio tecnico-tattico che possiedi, sei un perdente in Italia e lo stai dimostrando ripetutamente. E’ rimasto un ultimo appiglio giovedì, mi raccomando pianifica la nostra uscita anche dalla Coppa Nazionale, ci vuole ben altro per affrontare una bella Lazio che ieri sera per lunghi tratti della gara ha messo sotto i primi della classe, perdendo in modo davvero immeritato. Io non guardo all’Europa League tanto del tempo ci vuole, ma continuando con quest’autostima che oramai è sotto i tacchi, chissà se potrà salvare una stagione sin qui tormentata. Speriamo che arrivi in fretta questa benedetta chiusura dell’appendice di calciomercato, che tutto si definisca al più presto e chi vuol rimanere lo faccia con cognizione di causa altrimenti che vada via, di mercenari gli annali ne sono pieni, vero Perisic? …l’Inter merita altro!…..     Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

Leggi Tutto

Mediocrità…latente !!!


Scritto Da il 20/Gen/2019

 NON CI SONO FOTO DISPONIBILI AL MOMENTO CHE POSSANO CARATTERIZZARE LA GARA

 

Mediocrità…latente !!!

Anche la gara di ieri sera ha vissuto con i consueti alti (pochi) e bassi (davvero tanti e imbarazzanti) che sono stati purtroppo la costante delle nostre partite sinora, figli di un gioco inutile e disarmante, senza schemi e nessuna convinzione di poter sconfiggere l’avversario di turno, un bel Sassuolo che ci ha messo alle corde, con un gioco davvero apprezzabile e tanta corsa. Tutto ciò deriva anche dalla considerazione che la nostra prima azione (forse l’unica) di gioco ben orchestrato è avvenuta solo al trentesimo del primo tempo: questo è tutto dire. Credo però che questa volta sia opportuno dare la precedenza ad altro e non analizzare la nostra misera gara, lasciando prima di tutto le dichiarazioni della vigilia del nostro tecnico. Come tutte le altre volte si è presentato in conferenza stampa con la solita seraficità e dopo le prime schermaglie, ha dichiarato, presentando l’incontro: “Non so quanti punti faremo nel girone di ritorno, non dobbiamo porci limiti, noi siamo l’Inter, abbiamo ambizioni forti…” e poi conclude: “Vogliamo vincere dei titoli, è troppo tempo che questo club non conquista un trofeo.”  Poi chissà nel post partita ha dichiarato: “Non abbiamo evidenziato la differenza di qualità tra le squadre. Icardi è stato servito poco, ma si è mosso poco.” Un tifoso e che ama questi colori, ma anche chi s’interessa di calcio, leggendo queste dichiarazioni non può che credere di avere di fronte una persona con una personalità davvero disturbata, credendo di avere come suo unico obiettivo un gioco che davvero latita. In campo ci vanno i giocatori questo è vero, ma chi li segue in allenamento durante la settimana, chi decide la formazione, chi sceglie coloro da mandare in campo, chi è chi deve infondere sicurezza e gestire le emozioni nel gruppo: sempre lui! Secondo me quest’uomo deve cospargersi il capo di cenere ed essere più modesto, esercitando la giusta considerazione su di un gruppo davvero mediocre. Ieri sera ben pochi sono andati oltre la sufficienza, si continuano a mettere in campo calciatori ben pochi motivati, se è comune la sensazione che vogliono cambiare aria, è, secondo me più salutare per tutti che lo facciano, sarebbe la cosa migliore. Se l’inizio del girone di ritorno è questo, allora ci sarà da soffrire ancora di più del girone d’andata. Della squadra scesa in campo ieri sera secondo me ben pochi meritano d’indossare i nostri colori. Spero solo che finisca al più presto questa manfrina, questo tira e molla di un calcio mercato davvero inutile che solo a fomentare disturbi in seno ad una squadra che di per sé di problemi ne ha tantissimi. Spero che l’avvento di Marotta possa essere realmente l’avvento di una rinascita da tempo paventata ma mai di fatto avvenuta. Ci vuole chiarezza partendo da un tecnico che deve essere il primo a bagnarsi il capo di umiltà distribuendo al resto della squadra tanta autostima e carattere capace di giocare davvero da squadra. Ultima analisi: credo che fortunatamente ieri sera lo stadio era chiuso al tifo organizzato altrimenti gli attori in campo sarebbero stati accompagnati negli spogliatoi con sonore bordate di fischi e una contestazione altisonante. In contrapposizione sugli spalti erano assiepati tantissimi ragazzini, quei tifosi del domani che con gioia gridavano il loro innocente tifo per giocatori in campo non meritavano davvero tutto quel loro amore. Questo non è il calcio che si vuole far vedere ai più piccoli, questo spettacolo osceno non appartiene a una squadra dalla mentalità vincente, né tanto meno si deve insegnare o per lo meno prendere come esempio a chi crede in questo gioco. Per vincere serve molto di più, si deve imparare da chi lo fa con costanza specie negli ultimi anni, tutto deve partire dal cuore e una squadra vincente ne ha tanto e lo dimostra nelle gare in cui deve gettarlo oltre l’ostacolo. ….Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

Leggi Tutto

squadra2

La sosta ci renderà consapevoli?

La gara con l’Empoli portava in dote una sorta di ammaliante e dolce considerazione che ogni tifoso interista si portava dentro, e cioè: i ragazzi ci faranno trascorrere un fine d’anno in tutta tranquillità, oppure come il solito ci sarà da recriminare e attendere momenti migliori? Bene a bocce ferme possiamo dire che tutto è passato con una gara in terra toscana giocata con momenti di buon calcio, specie nel secondo tempo, alternati come il solito di tantissimi errori tecnici nella prima frazione. Chi segue l’Inter come il sottoscritto, oramai ci ha fatto il callo con queste prestazioni, diciamo che sono la consuetudine, il mio augurio sincero che il prossimo anno si possano fare gare con meno sofferenza e più gioco d’insieme, poiché quando vogliono, lo sanno fare. Siamo certo alle solite, anche l’anno appena trascorso, non si è ancora vista, tranne che in sporadiche apparizioni, la vera Inter e cioè quella squadra che dovrebbe avvicinarsi o per lo meno lottare per il campionato, ma visti i punti di distacco dalla vetta, dobbiamo solo racimolare le briciole con la speranza che, i cannibali bianconeri, ce ne lascino. In società devono finalmente capire che ci vogliono progetti seri e la crescita di quadra deve avvenire in maniera sintomatica, con una programmazione finale al conseguimento di ridurre quel gap, con chi ci precede, che tuttora è davvero abissale. Non mi aspetto granché dal mercato invernale, anche perché se ci fossero dei rimpasti, significherebbe aver mandato alle ortiche tutto quello che è stato fatto in estate, accertando in questo modo d’aver compiuto e programmato ogni cosa con tanta approssimazione. A mio avviso sarà meglio destinare ogni sforzo al prossimo mercato estivo cercando davvero, con acquisti più consoni e utili alla causa nerazzurra, quei giocatori che possano non certo colmare, ma di gran lunga ridurre, quel gap e che sta divenendo sempre più opprimente nei confronti di chi ci precede. Ho evidenziando per ben due volte quel fatidico gap, per il semplice motivo che sento dire da più parti che l’Inter è vicinissima a essere una squadra vicina al vertice, ma io ritengo che non sia assolutamente vero il campo sta decretando, ahimè, tutt’altra storia. Dobbiamo ancora imparare e credere nelle proprie forze, purtroppo la squadra attuale non ha quella fame che avevo visto nella squadra che ha dettato legge per un quinquennio o giù di lì, dove lottavano in campo come una squadra unica e non undici giocatori e parafrasando una frase del trainer di Rocky Balboa in un suo film:… ci vogliono gli occhi della tigre! Questi ragazzotti al cospetto miagolano, per vincere qualcosa di sostanzioso bisogna ruggire. Oramai anche quest’ultima partita del girone d’andata e con esso anche quest’anno che ha rivisto la nostra apparizione, seppur fugace, nella coppa che conta, quella Champions che è rimasta una ferita aperta per troppo tempo. Il 2018 si chiude con 70 punti in 38 gare di campionato, fin qui sarebbe un risultato da non disprezzare se non ci fosse il distacco con la prima, manca a dirlo, la Juve che ha totalizzato nelle stesse gare ben 101 punti. A questo mi riferivo nella diversità di espressioni e di opinioni, questo baratro si deve colmare altrimenti continuerà a essere una misera comparsa in un campionato che diverrebbe sempre più una chimera. Concludo con gli auguri per un 2019 proficuo per ogni tifoso nerazzurro che sogna il ritorno di scena della nostra cara e amata Inter, perché solo chi ama riesce a difenderla ovunque e dovunque. Auguro in nome dell’Interclub Fano, di cui mi faccio portavoce, a tutti voi e alle vostre famiglie che il nuovo anno sia foriero di ogni bene e che realizzi ogni vostro desiderio…   Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

Leggi Tutto