Posts made in Maggio, 2019


Una sofferenza …infinita!!!


Scritto Da il 29/Mag/2019

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Una sofferenza …infinita!!!

Finalmente questo maledetto campionato è terminato, e sino alla fine non ci ha lesinato, neanche in quest’ultima giornata, la consueta dose di sofferenza. Ora a bocce ferme, e dopo che lo spavento è stato di fatti metabolizzato, si può gioire per un piazzamento Champions che per il secondo anno consecutivo ci fa riveder le stelle! Certo come recitava una frase celebrare di qualche anno fa: tutto è bene ciò che finisce bene, questo è sicuro, ma a discapito delle coronarie no, non si può aspettare l’ultima giornata per raggiungere un obiettivo, che era il minimo indispensabile, per una società che vuol crescere sempre più. L’andamento di questa stagione ha vissuto, come ci sta capitando purtroppo negli ultimi anni, di tantissimi alti e bassi, di vere contraddizioni sia in campo sia fuori dal terreno di gioco. Secondo il mio modestissimo parere ci vuole, come d’altronde ho sempre sostenuto, moltissima coerenza in talune scelte che devono essere prese, anche se possono sembrare, d’acchito impopolari. Bisogna cercare di programmare il futuro nella maniera migliore, senza quelle scelte dettate dall’acquisto dell’ennesima figurina per placare la piazza, tutto deve essere pianificato con un tecnico che sappia quello che vuole, le pedine idonee per il suo gioco. Già il gioco, altra nota dolente di quest’annata, si è visto a sprazzi e la mancanza di continuità ha fatto la differenza con chi ci ha preceduto in classifica. Ora la priorità è di acquisire quel giusto grado di autostima, quella voglia di far prevalere la nostra fame di vittorie, che ci possa consentire di ritornare in auge in Italia come in Europa. Spalletti ha fatto del suo meglio, in due anni ha riportato l’Inter nell’Europa che conta, questo è sotto gli occhi di tutti, leggendo gli annali e la classifica questo è palese, purtroppo è anche vero ciò che non si può leggere tra le righe, quello che noi tifosi abbiamo dovuto tribolare con emozioni contrastanti sino alla fine. Tutto poteva sembrare più semplice, se il nostro sport preferito era il depauperare punti nel modo più scellerato, si era raggiunto un discreto vantaggio sulle inseguitrici, ma a poche giornate dalla fine, ci siamo fatti raggiungere e superare da una squadra, quella orobica, che ha terminato in crescendo la stagione. Come accade in questi casi, chi è causa del suo male pianga se stesso, è quello che mi sento di rivolgere a Spalletti e al suo entourage, come anche a quei giocatori che non vedranno rinnovarsi il contratto milionario che avevano preventivato facilmente, come anche in quei calciatori che avevano fretta di levare le tende, presto noteranno che il calore in altri lidi e ben diverso da quello meneghino.  Tocca iniziare una nuova era facendo quadrato intorno al nuovo tecnico, individuando i giocatori che necessitano alla sua aspirazione di gioco e senza far tanti proclami acquistarli, lasciando le prime pagine della carta stampata ad altri a noi serve la praticità. Si parla oramai da diverso tempo di Conte che siederà sulla panca nerazzurra, certo taluni stanno già storcendo il naso per il suo passato bianconero, ma non si può negare però che lui è ammirevole per la sua tenacia e per lo sprone in quei giocatori che sembrano fare i lavativi in campo, certo lui non la manda a dire e per noi ci vuole proprio quest’atteggiamento. Di contro ci sono persone che proprio per il suo passato sono titubanti. Stiamo ereditando parecchio dai bianconeri, credo che Marotta sia stato il passe-partout, il grimaldello per scardinare le ultime resistenze salentine, affidandogli un progetto ma anche tantissimi milioni. Spero solo che un precedente non gli si accosti, ritornando indietro nel tempo all’annata scellerata dell’arrivo in panchina di un personaggio arrivato solo per destabilizzare un ambiente già di per se non tranquillo e mi riferisco a Lippi, che non ha mai lesinato, e messo in secondo piano il suo professionismo all’essere juventino. Noi siamo fiduciosi però, anche per via di un ritorno importante in seno all’Inter, quel grandissimo mediano che è sempre rimasto nei cuori nerazzurri, quel Lele Oriali che terrà d’occhio eventuali colpi denigratori in società. Attendiamo con ansia che tutto si profili al meglio, si parli chiaro con quei giocatori che vogliono rimanere e dettare le condizioni per le quali, il prossimo anno si dovrà per forza risorgere. Tutto ruoterà intorno a quello faranno in segno di riconoscenza, innanzitutto per noi tifosi che non lesiniamo mai di far sentire il nostro apporto caloroso di affetto nei loro confronti, quindi per la società che sta investendo tanto denaro per cercare di allestire una squadra degna del nostro amore e in ultimo, ma non per questo meno importante, per una maglia, orgoglio di noi tifosi che deve essere per loro motivo si fierezza. Godiamoci quest’estate che sebbene tardi a palesarsi, ci porterà una nuova ventata, speriamo, di novità interessanti. Dal sottoscritto un ringraziamento per la comprensione nella stesura di questi articoli post-gara, ho cercato di descrivere in ogni modo quello che il tifoso interista prova, a volte ci sono riuscito a volte no, ma ci ho sempre messo passione almeno sulla tastiera, quella stessa passione che tante volte è mancata in campo ai nostri eroi. Buona estate a tutti e arrivederci per la campagna abbonamenti, che sarà pubblicizzata a breve e che vedrà per i soci, vecchi e nuovi, dell’Interclub Giacinto Facchetti di Fano, tantissime belle novità, a presto e sempre Forza Inter!!! …..Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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….Vergognosi!!!!


Scritto Da il 20/Mag/2019

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….Vergognosi!!!!

Ancora un’altra serata balorda dove ci è stata proposta l’ennesima razione di fiele regalata proprio da chi avrebbe dovuto darci gioie, invece come troppo spesso è successo quest’anno è avvenuto l’esatto contrario. Non c’è davvero limite alla decenza umana, in una gara che poteva essere tranquillamente giocata con raziocinio, invece si è giocato come peggio non si poteva con errori che neanche in terza categoria commettono. A volte gli amatori ci mettono più impeto e impegno giocando tra amici, questi invece non hanno neanche il minimo senso dell’orgoglio e del pudore, sopito sotto il peso del loro pesante portafoglio. Non c’è una spiegazione logica per una débâcle simile, il Napoli ha dimostrato di essere squadra e non da oggi, invece l’accozzaglia nerazzurra no. Riflettendo un attimo però, una spiegazione plausibile per questa tremenda sconfitta si trova nell’inconsistenza di un allenatore che anche sotto di più reti, continuava nel predicare il suo insano verbo di stare calmi, certo solo a chi assisteva allo scempio proposto in campo, giravano le scatole in maniera inverosimile. Non ci siamo nella maniera più assoluta, spero solo che quest’allenatore possa riscoprire per un attimo i gusti valori del calcio, ora c’è da vincere una gara se non determinante, forse ancor di più, troveremo di fronte un Empoli, certo non è il Barcellona, ma che in campo corre e si sta giocando tantissimo. Le loro speranze sono ridotte al lumicino con quella sottile speranza di permanere nella massima serie, onde per cui sono certo che decuplicheranno i loro sforzi per una vittoria importante, mentre la squadra vista ieri sera al San Paolo non mi da rassicurazioni, per il semplice motivo che se attaccati vanno in barca, e giocano sempre più in modo svogliato e poco incisivo. Ancora un altro anno in cui ci si gioca tutto all’ultima giornata, e se lo scorso anno ci è andata bene in quel di Roma, spero che domenica prossima si possa verificare una gioia analoga. Sono certo che lo stadio di San Siro ribollirà di un entusiasmo tale da far resuscitare questi giocatori sopravvalutati, e che si rendano finalmente conto, almeno una volta, che in campo si va per giocare e non per fare una gita fuori porta, correndo più dell’avversario e giocando con il pallone e anche con inserimenti senza. Speriamo solo che l’inventario degli orrori sia terminato al San Paolo, dove si è palesata l’enorme mancanza di una lucidità tale che ha regalato agli azzurri partenopei, su un piatto non d’argento, ma doro, almeno tre reti e questo lo affermo senza la possibilità di essere smentito, perché far fare una rete di testa a Mertens, che non è certo un adone, tra Miranda e D’Ambrosio ce ne vuole davvero. Quindi delle reti di Fabian Ruiz ne vogliamo parlare? Meglio di no, lo sconforto sarebbe talmente grande che davvero si rischia di trascendere in epiteti che non gioverebbero certo a questi “professionisti” che annoveriamo nella nostra squadra. Ora tocca davvero voltare pagina, pensare solo alla gara di domenica, spero che la società si faccia sentire chiudendo a doppia mandata tutti nella Pinetina, con il nostro “guru della panchina”, che faccia rivedere a ciclo continuo tutte le cavolate che hanno commesso in questo finale di stagione, che prendano coscienza della loro prevedibilità e del monotono schema di gioco. Ci siamo illusi del nostro tic-toc possa essere risolutivo, invece e solo snervante per noi tifosi perché in questo modo è lampante sempre più la ben nota sterilità offensiva. Chiediamo solo di salvare l’onore e la stagione a tutto l’ambiente nerazzurro, dai giocatori allo staff tecnico che almeno per novanta minuti e oltre si comportino da professionisti e non rovinino tutto in ultimo, poi da lunedì le cose saranno più chiare per tutti, congedando gli anelli deboli che non credono in questi colori e facendo una campagna acquisti più mirata. In seno alla squadra devono rimanere solo giocatori convinti di poter far bene, tralasciando coloro che hanno portato sempre più giù il vessillo nerazzurro. Il prossimo anno non devono più ripetersi situazioni che abbiamo vissuto in questa stagione, con incomprensioni dovute a precipitose voglie di rinnovi e conseguenti latenti acciacchi (vero Icardi & C.). Tutto deve essere chiaro e nel caso in cui ci fossero malumori, devono rimanere rinchiusi nelle mura della Pinetina, non possiamo continuare a essere la barzelletta d’Italia grazie a questi dubbi professionisti, perché noi siamo l’Inter e non abbiamo bisogna di false ideologie!  ….Amala!!!

                                                      Antonio Dibenedetto

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…Ma che fatica!!!


Scritto Da il 14/Mag/2019

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…Ma che fatica!!!

Credo a fine gara in tanti hanno tirato un bel sospiro di sollievo, specie dopo che Perisic ha insaccato nella giusta direzione, l’ennesima occasione che è stata creata in una serata in cui non c’erano alternative alla vittoria: così è stato! Coerenza non so, di certo era l’unico risultato possibile in relazione di quanto ottenuto dagli inseguitori nelle gare precedenti di sabato e domenica. Al cospetto di una squadra già retrocessa da tempo, era difficile non perdere il filo logico e la concentrazione, specie se poi l’avversario gioca in modo guardingo, tutti arroccati nella propria area di rigore, per poi ripartire. A onor del vero Di Carlo, allenatore clivense, ha effettuato diversi cambi, facendo giocare dei ragazzotti che si sono ben comportati e i nostri hanno dovuto fare una fatica enorme per averne ragione. Come spesso ci è accaduto in questa stagione, a tratti ci sono state anche delle belle trame di gioco, ma la cosa che è mancata per tutto il campionato e anche stasera si è palesata è stata l’imprevedibilità, agiamo sempre allo stesso modo e le squadre prendono oramai le giuste misure. Certo il movimento della palla c’è stato eccome, con la solita trama fitta di passaggi, ma di reale concretezza anche ieri sera poca roba. Ritengo che una squadra non debba ridursi agli ultimi minuti per rendere tranquilla una serata che doveva essere assolutamente risolutiva per le nostre sorti. Tutto è bene ciò che finisce bene, per carità, ma delle coronarie ne vogliamo parlare? Poi quando è entrata la nostra bestia nera per eccellenza, quel Pellissier che ci ha punito quasi sempre, ebbene il timore c’è stato eccome, fortunatamente la nostra retroguardia è stata sempre ottima nelle chiusure e non ha dato adito ad altre interpretazioni. Comunque bisogna dare il merito a una squadra, quella nerazzurra che non ha avuto isterismi, si è comportata bene in campo sbloccando già nel primo tempo la gara con un giocatore che secondo me è il migliore acquisto, quel Politano che fa sempre il suo e macina tantissimi chilometri in campo, sicuramente sugli scudi, spero solo che la sua uscita dal campo non pregiudichi la sua presenza domenica nel posticipo partenopeo. Mi è sembrato giusto parlare di un giocatore che ha sempre fatto il suo e non ha mai tirato indietro la gamba, anzi, se tanti altri avessero fatto il loro, forse ora saremmo stati più tranquilli nella nostra posizione in classifica, con un margine consolidato, ma è anche vero che non c’è la cosiddetta riprova e con i se e i ma non si va da nessuna parte. Speriamo che queste ultime due gare siano il preludio di un ritorno nell’Europa che conta nel massimo delle nostre possibilità, non credo ci possano essere problemi, ma in questo caso fare gli scongiuri è assolutamente d’obbligo e non sarebbe del tutto sbagliato. Come ho sempre sostenuto, al punto in cui siamo giunti, siamo noi gli artefici del nostro destino e basta, se giochiamo da squadra, possiamo fare risultato e alla fine è quello che c’interessa più da vicino.  Ultima considerazione, mi è piaciuto il tributo che è stato dato a un giocatore, che gioca con l’entusiasmo di un ragazzino, anche se l’anagrafe dice tutt’altro, con la sua veneranda età di quarant’anni compiuti il mese scorso, che ha sempre dato il massimo nel momento in cui è stato chiamato in causa. Questo il popolo nerazzurro l’ha capito riconoscendogli senza dubbio un valore assoluto di uomo e professionista, tributandogli un lungo applauso al suo ingresso in campo. Questo senza ombra di dubbio è quello che dovrebbe accadere ovunque, non ci deve essere un confine prestabilito di tifo, di colori, se una persona vale come individuo e come professionista serio è logico riconoscergli con tutta onestà il degno plauso: se lo merita, bravo Sergio Pellissier! Concludo dicendo che, per ora la festa è solo rimandata, spero che tutte le squadre coinvolte in quest’appendice di un campionato stravinto ancora una volta dai bianconeri torinesi, facciano il loro senza predestinare sorti che non gli competono, dando sempre il massimo onorando questo sport sino alla fine, noi ci crediamo!!   ….Amala!!!!

                                                               Antonio Dibenedetto

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Sino alla….fine!!!!


Scritto Da il 6/Mag/2019

Lautaro sfiora     spall pensiero   

Sino alla….fine!!!!

Che questa squadra sia caratterialmente labile è risaputo, ma rinunciare a metterci impegno e abnegazione è davvero cervellotico. Sarebbe stato utile in questo momento particolare, metterci più tigna e giocare da vera squadra almeno in questo complicato quanto terribile rush finale, invece di sprecare ancora un bonus per la tranquillità, mi pare addirittura eccessivo. Mancano solo tre giornate da dentro o fuori, certo i giochi non sono ancora fatti, ma in questo marasma che si sta creando per un piazzamento nell’Europa che conta, tutti lottano al meglio delle proprie possibilità, com’è giusto che sia. In tutto questo gioco delle parti tutti possono ancora dire la loro, poiché nessuno tranne il Napoli, ha la sicurezza necessaria, di certo noi non l’abbiamo, in considerazione di quello che stiamo dilapidando, come già accaduto in precedenza, un discreto vantaggio accumulato. Stiamo mantenendo fede a quelle che sono le nostre prerogative da sempre, soffrire più che mai per un qualcosa che era di facile raggiungimento, solo se si fosse rimasti coerenti senza trascendere nell’isterismo. Certo per l’Udinese conquistare un punto è apparso da subito quanto mai determinante, tant’è che hanno impostato il loro gioco esclusivamente sulla difensiva, non poteva essere altrimenti, ma la cosa che più preoccupa è la nostra sterilità offensiva. Anche se si creano ottime occasioni da rete, purtroppo non si riesce a concretarle, Icardi non segna una rete su azione dal lontano dicembre mentre il suo omologo e connazionale, Lautaro, tranne la rete nel derby, l’ultima segnata su azione risale alla trasferta persa di Cagliari e con questi numeri, non si va da nessuna parte. In considerazione della nostra inconsistenza sotto rete, ecco che i numeri danno la conferma di questo nostro disagio, se non erro, siamo se non il peggiore attaccato della massima serie, poco ci manca, attestandoci al sesto posto in graduatoria. Purtroppo non basta tirare in porta, bisogna fare anche goal, e quello che si pretende da questi giocatori lautamente pagati. Bisogna essere realisti, in questa squadra ci sono lacune evidenti che andranno al più presto eliminate, si deve fare fronte comune per raggiungere l’agognato traguardo, anche se in alcune pedine dello scacchiere nerazzurro, la Pinetina appare sempre più una chimera, anche se in quest’ultima fase si richiede in queste persone di rendere palese la loro professionalità, se ancora ne conservano una piccola parte. Bisogna fare più punti possibili nelle prossime tre gare, che sono assolutamente alla nostra portata, ma si dovrà cambiare regime, come ho già ripetuto in altre circostanze, bisogna fare fronte comune per non gettare tutto alle ortiche, pretendiamo da tutti il massimo in campo, sugli spalti ci pensiamo noi a rendere tutto perfetto, ma basta con le umilianti e deludenti apparizioni offerte sinora, tirate fuori l’orgoglio e altro, onorando la maglia che state indossando! …..Amala!!!

                                                      Antonio Dibenedetto

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