Posts made in Maggio, 2021


È qui la festa!


Scritto Da il 24/Mag/2021


È qui la festa!
Ore 17:00, Milano stadio San Siro, di una domenica di maggio che consolida un finale di stagione davvero entusiasmante, come d’altronde è stato tutto il girone di ritorno. Finalmente si che possono iniziare i festeggiamenti per uno scudetto meritato, e direi di più, vinto nel modo migliore senza dare spazio o adito e latenti dissidi oppure ombre di qualsivoglia natura, che mai come in caso di vittoria, gli sconfitti tentano di minare quella felicità conquistata, sul campo. Onore agli sconfitti odierni, le zebrette hanno disputato la loro onesta gara, ma quest’oggi i ragazzi volevano a tutti i costi la vittoria per onorare al meglio, chi fortuna loro, era stato invitato allo stadio, ma anche chi da diverse ore era rimasto fuori, ma non per questo non hanno esitato un attimo per fare sentire la loro presenza e senza lesinare il proprio apporto ai Campioni d’Italia. A fine anno si tracciano le somme di quanto opportunamente compiuto durante questi mesi del tutto estenuanti, di un campionato di calcio senza pari. Si è lottato non solo contro gli avversari di turno, ma contro un nemico latente che puntualmente faceva sentire la sua presenza, tant’è che sono stati diversi i ragazzi colpiti da questo maledetto virus. Tutto si è compiuto, fortunatamente, con la bellissima vittoria finale, senza dimenticare e per questo fare tesoro, di quegl’inciampi che hanno determinato un bruttissimo periodo, coinciso con l’uscita dalla Champions, ma visto l’andamento delle cose, mai come questa volta, possiamo affermare che non tutti i mali vengono per nuocere. In tanti altri club devono fare il mea culpa per non aver centrato un piazzamento onorevole, dopo uno straordinario girone di ritorno, su tutti il Napoli che avrebbe sicuramente meritato la qualificazione Champions, ma in questi casi è d’uopo affermare chi è causa dei suoi mali pianga sé stesso, in primis il presidente. Noi però guardiamo al nostro orticello, come si dice in gergo, di quello che fanno gli altri poco c’importa, certo chi guarderà gli annali vedrà che alcuni club hanno vinto più titoli di altri, è un dato di fatto sicuramente oggettivo, ma chi ha occhi e memoria potrà sicuramente affermare che non è tutt’oro ciò che luccica! Dalle notizie che circolano, il prossimo campionato vedrà molti allenatori cambiare squadre, ci sarà il gradito ritorno del Mou su di una panca italiana e sicuramente farà di tutto per contrastare chi detiene i poteri forti del calcio italiano, con merito o non, ma lui certamente non la manderà a dire, la spontaneità e l’essere loquace oltre modo e nel suo dna. Sarà bello incontrarlo da avversario e credo che un po’ di brividi attraverseranno anche la sua schiena quando lo stadio di San Siro gli tributerà il giusto merito, per quello che è stato per i nostri colori. Ma lui è stato il nostro passato, meraviglioso nel suo essere, ma ora viviamoci l’era “Contiana” che non è sicuramente da meno, spero che la dirigenza accontenti i suoi dettami, senza smantellare una squadra coesa più che mai, e magari aggiungendo quei tasselli che mancano per aprire un ciclo, possiamo starne certi, il Conte con il dna gobbo oramai è una storia lontana, lui da serio professionista è entrato in pieno merito nella storia nerazzurra e credo vorrà rimanerci, per lo meno cercando di conquistare la seconda stella, che non può che darci tanto lustro! Del doman non v’è certezza, questo è sicuro, per questo viviamoci questo presente che è meraviglioso, fidiamoci e nel contempo affidiamoci a coloro che sono preposti al bene di questi colori, dobbiamo solo attendere l’evolversi di ogni questione che spero e credo, venga risolta nel breve. Cari amici, fratelli nerazzurri, ora godiamoci il meritato riposo, facendo scomparire quelle tossine che ci sono state consegnate da questo campionato, ricaricando le pile per il prossimo, sperando di poter ritornare dal vivo ad esultare e incitare i nostri beniamini, sperando di vincere ancora e questa volta insieme! Voglio ricordare che per festeggiare degnamente questo nostro titolo, chi volesse, può ancora prenotarsi per il pranzo nerazzurro che si terrà domenica 30 maggio, presso la Locanda La Cerasa con indirizzo: Str. Piagge, 8 – Cerasa di San Costanzo (PU), tra l’altro ci sarà Manuel, altro fratello nerazzurro, che ci coccolerà con le sue pietanze. È un modo come un altro per stare insieme e gioire per qualcosa che ci mancava da fin troppo tempo: lo scudetto!   … Amala!!!!
Si può effettuare la prenotazione chiamando:
Antonio: 3287055987 – Roberto: 3384612551 – Paolo: 3334459875

  Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

Leggi Tutto

Questo non è… calcio!


Scritto Da il 16/Mag/2021

Questo non è… calcio!

La premessa è d’obbligo, nello sport di qualunque natura esso sia, prevale il senso di sportività che deve essere la condizione primaria per disputare una competizione. Questo senso di primaria legittimazione deve essere innanzitutto inculcato negli atleti come conditio sine qua non, altrimenti tutto è vano e gli sforzi profusi nel raggiungimento di traguardi ambiti, sono nulli!  Ieri sera questa condizione non s’è proprio vista, da una parte dei calciatori, in special modo dalla parte torinese, che hanno dalla loro quella nomea che gli accompagna e accomuna, per intendersi sono oramai come un pedigree nel loro curriculum vitae, farlocchi nel loro fare calcio e nel delegittimare ogni decisione mettendo in difficoltà gli arbitri, anche se poi… va bé di questo parleremo più avanti. Che la Juve tenesse alla gara dello stadium, e a una vittoria tanto bramata, si è subito avvertito, ma giocare e comportarsi in quel modo è davvero vergognoso. Una sconfitta, come una vittoria, ci sta è sintomatico nel gioco del calcio, ma assumere certi atteggiamenti non è proprio la palese dimostrazione di una, presunta, grande squadra. Per fortuna non tutti i giornalai hanno evidenziato la vittoria bianconera come meritata, anzi allo stato delle cose direi che è stata largamente viziata ed in un certo senso farlocca, a discapito di quelle squadre che ancora credono, avendo nelle loro corde, in un’onorevole piazzamento Champions. La cosa che fa ancora più male è leggere i commenti del designatore Rizzoli che ha ammesso gli errori dell’arbitro, e questa sua ammissione non fa altro che acuire quei dubbi della vigila sulla sua designazione. Vorrei ricordavi, cari amici lettori, che Calvarese è lo stesso arbitro che tempo fa non ha espulso il signor Ronaldo, nell’occasione dell’intervento assassino nei confronti di Cragno, portiere del Cagliari. Ieri sera lo stesso arbitro ne ha combinate di tutti i colori, con una direzione di gara davvero da incubo, credo che in cuor suo non poteva non assecondare i voleri della seconda squadra di Torino, altrimenti la sua carriera sarebbe stata messa al bando, ma con quello che ha fatto ieri sera è dinanzi agli occhi di migliaia di persone, e credo che possa seguire un percorso che ne decreterà la fine, ugualmente. Avevo accennato al comportamento in campo di alcuni giocatori, bene ne voglio sottolineare, come emblema, solo due e cioè Chiellini e Cuadrado. Il difensore, oramai in là con gli anni, senza il dinamismo di un tempo cerca sempre di arrangiarsi, adottando dei metodi non proprio consoni, strattonando lui per prima l’attaccante e strillando induce nell’errore l’arbitro che il più delle volte abbocca, e quasi ci stava riuscendo in occasione del pareggio nerazzurro. E poi in occasione della rete, bellissima, in rovesciata di Lautaro, ha indotto Calvarese a fischiare un presunto fallo subito, senza che il gigante nerazzurro avesse fatto nulla, anzi è un suo compagno di squadra che spinge in difensore, come è evidenziato nell’immagine di copertina. In questo caso Irrati al Var, non è intervenuto contravvenendo ad una regola che stabilisce di dirimere il chiaro errore non visto dall’arbitro, evidenziando che la situazione incriminata si sarebbe dovuta essere rivista e valutata al monitor, come nel rigore concesso allo scadere. Di questo ne voglio parlare in maniera più approfondita. Di Cuadrado che è un giocatore fasullo e abilissimo tuffatore, tutti ne conosciamo le doti, è risaputo oramai da più parti, che induce sempre alla richiesta di fallo a suo favore, anche se tal volta è lui che ne produce gli effetti. Io dico, ma perché Calvarese nella concessione di un rigore tanto cercato, non ha avuto il minimo dubbio di andarlo a rivedere? Anche perché oltre al danno c’è la beffa delle sue dichiarazioni, dicendo peraltro ai nerazzurri che protestavano, che lui aveva visto bene indicando il dischetto. Non ha per nulla visto il volto di un Perisic allibito per quel fischio, che non stava né in cielo né in terra, che voltandosi ha fatto segno a Cuadrado di alzarsi. Ma l’errore è doppio se consideriamo che anche Irrati al Var non ha richiamato l’attenzione dell’arbitro dicendogli di rivedere il presunto contatto, che è stato da lui cercato più che voluto da Perisic. Persone che hanno avuto un passato glorioso con i colori bianconeri, e mi riferisco a Del Piero che alla richiesta di chiarezza nella trasmissione di Sky, ha detto a chiare lettere, che si trattava di un palese errore. Cari signori con questo che è accaduto ieri a Torino è il sinonimo di un calcio davvero malato che si poggia su fondamenta di sabbia se queste sono le risultanze. Fortunatamente il pomeriggio di domenica ha ristabilito ogni cosa, il Napoli passato a Firenze ha rimesso a posto le cose, relegando i torinesi nella posizione che meritano, a distanza di sicurezza e cioè al quinto posto, in attesa che il Milan questa sera allunghi maggiormente. Noi il nostro malgrado tutto abbiamo tentato di farlo, ma combattere ad armi impari non sempre ci si riesce e per fortuna il campionato era già stato vinto, non oso immaginare il contrario. Al di là di ogni altra considerazione, con orgoglio possiamo, ancor con più vigore, gridare ai quattro venti: siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi!  … Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter
Leggi Tutto

Solo per la statistica!


Scritto Da il 13/Mag/2021

Solo per la statistica!

Ancora due gare e poi il festeggiamento, quello vero e proprio, con la consegna dell’ambito trofeo, in casa contro l’Udinese, può scatenarsi. Archiviato l’incontro infrasettimanale contro la Roma ora testa e cuore all’incontro contro gli odiati rivali di sempre, quella squadra bianconera che spero venga relegata nelle competizioni minori, in giro per i campetti d’Europa, il giovedì. Nel dna dello spirito “Contiano” non credo preveda regali a nessuno, anche perché lui non ne ha ricevuti, specie a Torino, nella gara di ritorno della semi-finale di coppa Italia, anzi; ma questa è un’altra storia che snoccioleremo a tempo debito. La trentaseiesima giornata di fatti eclatanti non ne ha delineato, senza sovvertire alcun cambiamento, anzi ha congelato quelle che erano le situazioni al vertice, consolidando sempre più il distacco tra noi e gli inseguitori con un distacco minimo, tra la quarta e la quinta, di un solo punto e se noi facciamo il nostro dovere il Napoli, complice un calendario finale più favorevole, potrà ambire a quel traguardo insperato sino a qualche mese fa. Noi però dobbiamo solo continuare ad essere l’Inter, e fare del nostro meglio per onorare questo campionato strameritato e aggiungerei stravinto e dominato per lunghi tratti. Guardando la gara ieri sera, seppur con tanti titolarissimi fuori, accomodati in panca, si è sciorinato dell’ottimo calcio, con azioni fantastiche come in occasione delle nostre reti. Si vede che i ragazzi stanno bene ed hanno gamba, diciamo che Conte ha creato un bel gruppo coeso che può dire la sua per molto tempo, se realmente non viene smantellata una squadra vincente, come sostengono i saccenti della carta stampa. Quei giornalai che non gli par vero di screditare un gruppo che si è sudato ogni attimo di gloria conquistato sinora. Consiglio a tutti coloro che amano questi colori: amici non ascoltate nulla e non date credito a queste fandonie che non fanno altro che gettare benzina sul fuoco. Quella benzina che darà una risonanza maggiore, fomentando il fuoco della critica, vista la querelle tra Conte e Lautaro in occasione della sua sostituzione. Mi rendo conto che ci sta un po’ di nervosismo, per il semplice motivo che si vuole sempre dare il meglio in campo, ma se ci sono delle regole, ebbene queste vanno rispettate e ribellarsi così a Conte, non credo possano bastare le scuse. Prevedo già i titoloni dei giornalai e del presunto quanto prevedibile a questo punto, divorzio tra i due, ma tutto deve ancora essere deciso. Bisogna attendere il giusto tempo e pensare all’incontro tra pochi giorni che è importantissimo, che facciano autocritica nelle sedi dovute senza alimentari ulteriori screzi e commenti inutili, tutto deve rimanere chiuso nella Pinetina e a tempo debito ogni cosa sarà chiarita, per il bene dell’Inter e di noi tifosi che la sosteniamo sempre e comunque!       …Amala!!!!


Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.
Leggi Tutto

Una “manita” da… applausi!
Tal volta certi scenari vanno fatti godere a chi ama questo sport, a chi si nutre di calcio: quello bello senza tatticismi esasperati! Certo è tutto semplice quando non ci sono pressioni per il risultato ad ogni costo, non si hanno apprensioni sui punti da portare a casa che muove la classifica, però è anche vero che giocare queste gare bisogna avere la giusta motivazione altrimenti si può incorrere in figuracce senza pari. Fortunatamente i ragazzi sabato hanno risposto al meglio, anche se la formazione scesa in campo era priva di molti titolarissimi, ma bisogna aggiungere, per dovizia di particolari, che chi è sceso in campo non ha affatto demeritato anzi, e per questo c’è da fare un plauso alla prestazione di molti giocatori e su tutti Gagliardini, che tante volte ho bersagliato con critiche in tanti commenti e oggi mi sento di dargli il giusto merito. La cosa che mi ha veramente fatto piacere è l’elevazione di un uomo che è sempre stato nell’atteggiamento, un gran signore, mi riferisco a Claudio Ranieri che ha fatto in modo d’inculcare nell’animo dei suoi ragazzi il senso di sportività, che mai come in questo periodo, ne tutti abbiamo un gran bisogno. Sono stato davvero compiaciuto nelle sue dichiarazioni di aver detto hai suoi ragazzi di attendere i campioni d’Italia applaudendoli in due ali blucerchiate, con in testa lui stesso. Davvero spettacolare questa passerella dal sapore tutto british, ma che sicuramente ha fatto piacere a tutti i tifosi collegati via etere, ma credo sarebbe stato bellissimo che l’ovazione fosse stata acclamata anche dai tifosi sugli spalti: maledetta pandemia, ci ha tolto davvero tanto!  Della gara non c’è molto da raccontare, lo spirito messo in campo è stato giusto, e sin dall’inizio è stata condotta su di un canale a noi più confacente, sbloccando la stessa dopo appena una manciata di minuti. Il seguito non ha mai messo in discussione un risultato acclarato con le due reti di un Sanchez motivato, un Pinamonti che ha avuto finalmente un po’ di spazio e il solito Lautaro che ha marcato il marcato il cartellino. Ieri il solo che se l’è goduta dalla panca è stato Lukaku, divertito per quello che facevano in campo i compagni e rilassato per il giusto riposo. Non c’è stato un solo giocatore che ha demeritato anzi, tutti con una media superiore giocando come sanno e realizzando una “manita” davvero da applausi! Ora le gare che seguiranno, tre per essere precise e con quella che ha già decretato la nostra vittoria finale, valgono solo per la statistica, cercando d’incamerare più punti e realizzare record su record, senza perdere di vista quella che è la nostra prerogativa ultima e cioè non mollare mai nemmeno di un centimetro in considerazione che l’animo del nostro tecnico, specie nell’ultimo periodo, non ha nessuna intenzione di regalare niente a nessuno e credo specialmente quando tra due gare si rivedrà dinanzi ai suoi ex giocatori e dirigenti. Già quei dirigenti, in primis il mono-ciglia, che l’hanno trattato in modo ignobile nella gara di ritorno di coppa Italia, e anche se Conte non è alla ricerca di alcuna rivincita, in cuor suo però non vede l’ora di fargli fare un bel capitombolo indietro, magari relegandoli in quella competizione che al momento è la sola che meritano!  Noi dal canto nostro non dobbiamo che elevare i nostri più vivi ringraziamenti e applausi a tutti, per la loro coesione di squadra che ci hanno resi orgogliosi del successo finale, cancellando un’egemonia bianconera che durava da fin troppo tempo, ora il futuro è nostro, dobbiamo solo continuare a credere che possiamo fare la storia, perché quando noi vinciamo lo facciamo alla grande! … Amala!
Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.
Leggi Tutto

Apoteosi!


Scritto Da il 3/Mag/2021

Apoteosi!

La terra calabra, nel pomeriggio di un sabato di inizio maggio, ci vede protagonisti di una gara intensa al cospetto di una squadra, il Crotone, che non aveva nulla da chiedere a questo campionato, essendo oramai con quasi due piedi nella serie cadetta. Certo sulla carta sono quelle gare il cui risultato appare scontato, ma chi è in difficoltà vuole tirar fuori quel po’ di orgoglio rimasto per fare bella figura al cospetto dei primi della classe. Allo Ezio Scida i ragazzi hanno avuto la pazienza di attendere il momento propizio per affondare i colpi necessari per portare a casa l’intera posta in palio, senza peraltro mai accusare affanno e senza che il nostro Samir abbia dovuto compiere interventi importanti. Come spesso ci sta accadendo da un po’ di tempo, sono i legni i nostri principali avversari, anche nella gara di sabato pomeriggio, sono stati ben due i pali che hanno respinto le occasioni della LuLa, occasioni nelle quali il pur bravo Cordaz non avrebbe potuto fare granché. A occhio nudo s’è potuto notare che quando i ragazzi volevano accelerare nella manovra, le occasioni arrivavano e non solo per le due reti, ma anche in altre circostanze, come nella rete giustamente annullata per un fuorigioco millimetrico di Perisic. Ad avvalorare questa mia tesi è giunta la testimonianza, che mi ha fatto davvero piacere, ascoltando l’intervista di Serse Cosmi che ha elogiato il comportamento dei suoi, che non potevano fare molto di più, e tal volta parevano impotenti di fronte all’Inter. Sottolineando che i nerazzurri ben allenati da Conte, che grazie alle doti tecniche che possiedono, miste alla caparbietà del tecnico che li giuda in maniera perfetta dalla panchina, sono in grado di cambiare, repentinamente, marcia in qualunque momento, dando l’indirizzo desiderato alla gara. Tutto è stato compiuto con la giusta determinazione, portando a casa quella vittoria che avrebbe determinato la sicurezza matematica di uno scudetto meritato, dovevamo solo attendere le gare della domenica, per un riscontro oggettivo per scatenare tutta quell’esultanza gioiosa che avevamo in corpo, e che per tanti anni è rimasta soffocata per colpe che non sto certo a discernere in questo momento. Dovevamo solo attendere il giorno successivo, consci che in caso di vittoria degli orobici, dovevamo rimandare il tutto alla gara interna contro la Samp, ma che alla fine tutto si sarebbe ugualmente compiuto. Il pari di Reggio Emilia invece ci ha consegnato tutto subito, senza dover attendere ulteriormente, e alle 16 e 53 l’attesa si è trasformata in apoteosi. Finalmente il 19esimo scudetto è arrivato, spodestando dal trono principe di campioni d’Italia, coloro che per tanti anni l’hanno occupato. Non c’è nulla di più esaltante poter vincere un titolo, così bramato, così atteso con chi ha fatto la fortuna del club torinese e che ora appartiene alla nostra storia. Nei confronti di Antonio Conte da Lecce tutti devono fare il mea culpa, in primis il sottoscritto che a volte l’ha criticato a spada tratta per alcune scelta opinabili, per carità, ma che all’uscita dalla coppa che conta in assoluto, credo si sia reso conto che era giusto dare una sterzata decisiva, assumendosi ogni colpa della disfatta, proteggendo la squadra da ogni infiltrazione esterna lasciandola lavorare con serenità. In questo frangente mi è sembrato il giusto comportamento di un tecnico che prima di ogni cosa vuole la vittoria, non dico castronerie, se è sembrata la stessa identità che assunse il mitico e indimenticato Mou, in talune circostanze, essendo l’unico parafulmine possibile per la squadra. Ora non dobbiamo mollare, abbiamo da rendere una stagione indimenticabile, dobbiamo creare i presupposti affinché questa stagione tanto fantastica, si connoti nella disfatta per gli avversari, tanto amara e psicologicamente deleteria, da farli cadere in un baratro senza fine. La squadra ha l’obbligo in primis per sé stessi e per il club, quindi senza dimenticare noi tifosi, di non regalare nulla a nessuno, oramai lo scudetto è stato vinto ma c’è da mettere in carniere qualche testa eccellente, ora più che mai! … Amala!!!!

Antonio Dibenedetto
Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.
Leggi Tutto