Una gara… sporca!

Scritto Da il 1/Dic/2025 - Ultimo Articolo |


Una gara… sporca!

Forse quest’affermazione l’ho già pronunciata in altre circostanze, ma come allora ribadisco che talvolta bisogna essere meno belli da vedere, ma allo stesso modo bisogna essere più concreti. Sono queste le gare che si vincono con la passione di chi vuole il risultato prima di ogni cosa; è il credo di taluni allenatori il cui dogma è il corto muso a discapito dello spettacolo e del bel gioco. Dovremo anche noi rientrare talvolta in questa condizione, se vogliamo rientrare in una corsa che, ritengo sia confusionaria. Sino alla fine, vedrà un gruppone a giocarsi lo scudetto. Non c’è una squadra battistrada sinora; tutte lì raggruppate. Direi che questo è un bene per la competitività del campionato, ma è altresì vero che, non essendo, almeno nei numeri, una squadra superiore alle altre, tutte sono in gioco. La gara di ieri ci ha confermato che oramai tutte le squadre conoscono il nostro gioco, quindi in campo si posizionano a specchio con noi; con motivazioni diverse e con cattiveria cercano di prevalere. Anche ieri un bel Pisa, che in passato ha fatto soffrire le altre squadre di testa, ha disputato una gara gagliarda, fatta di pressing, cercando di annichilire le nostre fonti di gioco. Certo, bloccando Calhanoglu, è presto fatto, anche se ribadisco che non è lucidissimo in questo momento. In un centrocampo sofferente, viene spesso preso d’assalto dagli avversari che gli rubano il pallone, effettuando delle ripartenze che a volte possono divenire letali. Comunque, i ragazzi hanno disputato un’onesta gara, non certo spumeggiante come le ultime due, che però non hanno portato i punti che sicuramente meritavamo; ma almeno stavolta il punteggio pieno è stato meritato e alla nostra portata. Chivu deve essere bravo a valorizzare certi giocatori, magari cercando di far tirare il fiato a chi sta giocando con assiduità da parecchio. Ora c’è la gara di Coppa Italia mercoledì contro il Venezia; è la volta buona per proporre una squadra rinnovata, cercando di fare di necessità virtù e dare minuti a chi ne ha avuti meno. Ieri ha avuto la consapevolezza che questa squadra non ha una punta che riempie l’area di rigore; non lo sono né Thuram né Lautaro. Non scopro l’acqua calda se affermo che con l’ingresso di Pio Esposito tutto è andato meglio e Lautaro ha trovato due reti delle sue, di precisione e di rapina, come un goleador sa fare. Con questo non voglio dire che bisogna relegare in panchina Thuram; per carità, è un grandissimo giocatore e sta ritrovando la forma migliore, ma al momento la squadra non ha punti di riferimento. Magari è un bene, ma il nostro gioco lo si conosce e gli avversari prendono le contromisure, disinnescando le nostre doti offensive. Ritengo che anche ieri c’è stata l’ennesima bocciatura per Luis Enrique; il brasiliano appare un pesce fuor d’acqua nel nostro scacchiere, non punge né tanto meno si propone, un Dumfries di prima maniera. Ma per quello che è stato pagato, a mio modo di vedere, è un bluff, gettando all’aria ben venticinque milioni. Di altra natura spero sia il francesino Diuff, che nei pochi minuti in cui è stato impegnato ha fatto intravedere qualcosa di positivo. Ora spero che mercoledì Chivu gli dia una chance con altri giocatori che hanno giocato meno, e sperando che il buon senso di Frattesi prevalga sull’apatia in cui versa, perché se non gioca deve prendersela esclusivamente con se stesso. Di occasioni ne ha avute, ma tutte fallite sinora; può e deve fare molto di più, con una responsabilità unica nel credere che giocare per l’Inter non può bastare il compitino; ci vuole ben altro, qualità che lui ha nelle sue corde. Credo sia giusto far riposare alcuni titolari, almeno per gran parte della gara, anche perché all’orizzonte ci sono due gare impegnative. La prima, sabato prossimo, contro quel Como sempre più rivelazione, con un organico di primissimo piano, giovanotti che giocano davvero con un insieme in velocità e spregiudicatezza tipica della loro giovane età. Poi, nel martedì di Champions, ci farà visita una squadra inglese, il Liverpool, che attualmente non sta attraversando un buon momento, ma sono sempre squadre da prendere con le molle. Una vittoria ci darebbe il là per essere fiduciosi nel passaggio del turno, che al momento può essere compromesso in considerazione del punto perso, in maniera assurda, a Madrid contro l’Atletico, che ha ricevuto in anticipo il regalo di Natale. Tutto sommato, abbiamo le nostre carte da giocare e dovremo saper giocare con il massimo impegno, perché si sta approssimando un giro di boa definitivo per le nostre sorti. Dovremo essere vigili e pronti per continuare in quel sogno di gloria che nessuno ci può cancellare: siamo noi gli artefici della nostra fortuna! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto   Vivere con questi colori nel cuore è  stato da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.