Ma che bella partita!

Scritto Da il 7/Dic/2025 - Ultimo Articolo |


Ma che bella partita!

Fantastici, forse è l’unico aggettivo che inquadra alla perfezione la prestazione dei ragazzi in un sabato pomeriggio, non qualunque, perché tutti i saccenti pallonari credevano che al cospetto di una squadra, quella lariana, avremmo ceduto punti. Invece, i ragazzi hanno tirato fuori una prestazione maiuscola, da grande squadra qual è l’Inter, che ha saputo soffrire quando, specie nella partenza del secondo tempo, i ragazzotti di Fabregas hanno cercato di spaventarci; forse ci stavano riuscendo con una certa complicità del nostro portiere, ma tant’è che poi è venuta fuori la classe e il gioco di un’Inter mai doma, che quando vuole un risultato cerca di ottenerlo con un insieme che fa lustrare gli occhi per i movimenti e per il gioco spettacolare che producono. Se solo dopo venti secondi c’è voluto un recupero del centrale comense per evitare una rete in pallonetto di Lautaro e, dopo pochi altri giri di lancette, c’è voluta una splendida parata di Butez, stile calcio a cinque, per evitare la rete certa di Barella. Eravamo solo al secondo minuto, ma già nell’aria si avvertiva il presagio di quello che sarebbe stato il risultato finale, davvero eclatante per il popolo nerazzurro. Il primo tempo si concludeva con un netto predominio nerazzurro, mentre il Como, non pervenuto, non sembrava la stessa squadra sparacchio per i più; questi ragazzotti non lesinano impegno e gioco, ma contro quest’Inter nulla hanno potuto. La ripresa, per un certo periodo, è stata ad appannaggio dei lariani, ma com’è nel DNA di una grande squadra, i ragazzi hanno sofferto sicuramente per alcuni tratti iniziali della ripresa, ma hanno sempre ribattuto colpo su colpo e trovato sempre nel gioco l’ispirazione con ripartenze davvero letali, cercando sempre il coinvolgimento di tutti, giocando da squadra senza che prevalesse il singolo, con aperture davvero spettacolari e contropiedi fantastici. Forse in questa gara s’è visto un giocatore, oggetto misterioso sinora, che ha fatto vedere di quello che è capace giocando in tranquillità, come Diof la scorsa gara. Abbiamo apprezzato delle belle giocate di Luis Enrique, specie quando al decimo ha fatto una bella sgroppata, dopo uno scambio, e con un bel dribbling ha servito un bel “pasticcino” per Lautaro che ha gradito e segnato. Ma non è tutto qui; sino a quando è stato in campo ha giocato con intensità e voglia e nella ripresa ha sfornato un altro bell’assist per Lautaro, che questa volta s’è divorato. Ieri sera non c’è stato giocatore sotto la sufficienza, forse il solo Sommer, per le sue sciagurate indecisioni; per il resto, tutti sugli scudi di una forbice che va dal 6,5 al 7,5. Credo che i tifosi assiepati sugli spalti abbiano vissuto un pomeriggio di grande calcio, con un entusiasmo che è andato oltre il terzo anello, diciamo che tutto quello che s’è vissuto e visto in campo è valso il prezzo del biglietto. Forse non c’è bisogno di rimarcarlo, ma questa squadra, quando gioca in questo modo, davvero non ce n’è per nessuno, e non lo dico solo dopo questa partita; è dall’inizio che i ragazzi sfornano prestazioni che sono sopra le righe e, anche quando non siamo riusciti a vincere, il gioco è sempre stato migliore dell’avversario. Vuoi per la scarsa vena realizzativa, vuoi per le prodezze del portiere avversario, abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo. L’Inter non ha mezzi termini in campionato: 9 vittorie e 4 sconfitte; il pari non è nel nostro carattere: o tutto oppure niente. Credo che tutto prevalga dalla convinzione che i ragazzi sappiano il loro reale valore; in campo si divertono e, con il sorriso, sono tutti propensi al risultato finale, l’unico che è più confacente: la vittoria! Ora, piccola riflessione: ci attende una gara che potrebbe dare il là, in maniera seria e concreta, verso il passaggio al turno successivo della Champions. Ospiteremo il Liverpool, che in Premier non sta ottenendo i risultati sperati, ben sei sconfitte e il nono posto in classifica, mentre anche in Europa avviene una situazione analoga, essendo al tredicesimo posto con nove punti. Queste sono solo statistiche; l’organico degli inglesi è di primissimo piano. Tocca a noi giocare con lo stesso entusiasmo e voglia, perché, giocando come sappiamo e da squadra, gli inglesi troveranno terreno ostile per le loro ambizioni. Mai come in questo momento abbiamo la necessità e la voglia di far vedere di che pasta è fatto lo scacchiere nerazzurro. Forza ragazzi, fateci sognare! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto   

Vivere con questi colori nel cuore è  stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.