E’ la gara della svolta?

Scritto Da il 29/Set/2025 - Ultimo Articolo |


E’ la gara della svolta?

Tante volte abbiamo sperato di ritrovare la nostra cara Inter che ci faceva sobbalzare il cuore con giocate fantastiche e trame di gioco davvero apprezzabili. Tutto andava bene per alcune gare e poi, come d’incanto, la magia s’interrompeva. C’era qualcosa che eliminava quel velo di consapevolezza nei mezzi dei ragazzi; tante volte si sbagliava l’approccio alla gara, si macinava gioco, ma mancava quel giusto appiglio per completare quell’opera iniziata precedentemente. Si creava tantissimo, ma le realizzazioni tardavano a consolidare un risultato ampiamente nelle nostre corde. Ora la domanda nasce spontanea: sarà la volta buona? S’è voltato pagina decisamente, ma il nuovo corso si trascina dietro quella impossibilità d’essere costanti. Certo, abbiamo disputato delle gare degne e ben giocate, solo che talvolta il risultato non ci ha dato ragione né favorito. Nella fattispecie, quelle che gridano vendetta sono le gare contro squadre che hanno colori simili: non colorati. Ultimamente abbiamo inanellato tre vittorie, due in campionato e una in Champions, quindi speriamo sia la svolta perché questa squadra ha dimostrato di saper macinare gioco, anche se la pecca maggiore, che si trascina dietro da tempo, è quella di concretizzare molto meno di quanto crea con azioni d’insieme davvero belle. La notizia positiva è che almeno quest’anno abbiamo tanti giocatori utili alla causa, intercambiabili tra loro, anche se taluni sono ancora oggetti misteriosi. Chivu ha la possibilità di avere a disposizione giocatori adattabili al suo schema di gioco, che per carità continua con quello usato dal suo predecessore, con alcune novità, appunto, di cambiare l’ordine dei calciatori. Questa sua prerogativa deriva dalla possibilità di tenere tutti sulla corda con l’attenzione sempre alta, facendo una serie di rotazioni idonee per avere sempre un gioco attivo. Diversamente da quanto accadeva lo scorso anno, quando non si poteva prescindere da Lautaro oppure Thuram, quest’anno abbiamo 4 attaccanti, di nome e di fatto, utilissimi che danno il massimo quando chiamati in causa. Chivu dovrà entrare ancora maggiormente nella testa dei ragazzi con la prerogativa che se ci si accomoda in panca, ciò non significa una bocciatura; tutt’altro, è un modo significativo per avere tutti i ragazzi pronti alla partita. In terra sarda, i ragazzi hanno disputato una gara davvero sontuosa; se si prendono in considerazione le statistiche finali, mai il risultato è stato messo in discussione. E poi, ne vogliamo parlare del nostro “cucciolo”, quel Pio Francesco Esposito che è davvero una forza della natura, un caterpillar che di riffa o di raffa si fa valere di certo. Se consideriamo che è un giovanotto di belle speranze, con quella sua età ha tutto da migliorare, relazionandosi con campioni che fungono da tutor e possono consigliarlo al meglio. Abbiamo un brillante grezzo in rosa, da tenere custodito per bene; è il nostro futuro anche in funzione nazionale. Il nostro campionato inizia ora e dovremo fare tesoro degli errori commessi in agosto. Tutto sommato, siamo ancora in corsa; certo, rispetto a chi dovrà solo preoccuparsi di organizzarsi per una sola gara settimanale, noi avremo da compiere tanti altri sforzi, specie nelle due gare settimanali che si prospettano d’ora innanzi. Ma con la consapevolezza di avere una rosa assortita, possiamo farlo. Ultima annotazione: stando alle statistiche per chi ama snocciolarle, nonostante tutto, rispetto alla passata stagione, con le stesse gare di campionato disputate, ebbene abbiamo un punto in più. Vorrà significare pur qualcosa? Quindi fiducia a Chivu in maniera incondizionata; interista dentro, sono certo che saprà farsi valere e mettere in condizione questa squadra di esprimersi al meglio delle proprie possibilità. Crediamoci, siamo l’Inter e nulla c’è precluso! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto  

Vivere con questi colori nel cuore è  stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.