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Un buon risultato!


Scritto Da il 24/Dic/2024

Un buon risultato!

Il posticipo del lunedì ci vedeva opposti al Como, a primo acchito e sulla carta poteva sembrare una gara semplice, per chi non ha alcuna contezza del valore della squadra lariana, però per come si è sviluppata la gara è apparsa tutt’altro che facile. Certo la bilancia dei valori in campo pendeva decisamente dalla nostra parte, ma talvolta non bisogna ignorare le insidie che queste gare possono nascondere, ne sanno qualcosa squadra blasonate che hanno sbattuto il muso contro la concretezza di una squadra giovane e ben allenata. Dopo questa disamina, direi dovuta, veniamo alla concretezza compiuta dai ragazzi, mettendo in campo tutta la generosità di cui dispongono e la classe che è insita nel loro dna. Certo a volte non tutto gira a dovere se consideriamo che ancora una volta, non abbiamo sfruttato a dovere le occasioni create e per sbloccare il risultato c’è voluto un volo magistrale, un terzo tempo compiuto dai migliori cestisti, che batman Carlos Augusto ha eseguito, colpendo di testa una palla dal calcio d’angolo, lanciata là dove osano le aquile. Davvero una bella rete, che ci ha ratificato un possesso di palla talvolta sterile, ma è vero che anche i lariani hanno avuto le loro buone occasioni per passare in vantaggio, però onore al merito dei ragazzi che hanno ottenuto un buon risultato finale. La ripresa è stata interpretata sulla falsa riga del primo tempo, forse con un po’ di più accortezza di poteva raggiungere la tranquillità nel risultato un po’ prima: vero Dumfries? L’olandese è la croce e delizia della nostra squadra, capace di essere proposito sotto rete, ma anche di divorarsi reti molto semplici. Se da una parte c’è un Lautaro che è ancora ossessionato dalla rete che non arriva, non accorgendosi di un compagno che magari è posizionato meglio sotto rete, ma si sa che il “puntero” ha il giusto egoismo, ma talvolta dovrebbe avere quel terzo occhio che ne determina la grandezza di un giocatore. Per fortuna abbiamo in squadra un Marcus Thuram davvero stratosferico, che quando decide di pigiare sull’acceleratore, riesce a marcare il cartellino che reti spettacolari come quella di ieri sera: fantastico Ticus. Mai come ieri sera s’è vista una squadra capace di lottare e cercare la vittoria a ogni costo, i numeri dei dettagli dei riferimenti della gara, di quelle statistiche che piacciono agli esteti di questo sport, erano nettamente a nostro favore, tutto sommato una vittoria che ci resta legati al vertice del campionato, questo è quello volevamo come cosa primaria per continuare a coltivare un sogno che rimane al momento alla nostra portata. Non c’è il tempo per rilassarsi, gli impegni sono ravvicinati: sabato alle 18:00 ci attende il Cagliari e poi la partenza per l’Arabia Saudita dove si svolgerà il torneo relativo alla Supercoppa Italiana. Il tempo di brindare per il Natale e poi testa agli incontri che contano sempre più, in questo particolare momento, forza ragazzi crediamoci tutto è nelle nostre corde. A mio nome e del direttivo che rappresento, voglio formulare i migliori auguri di buon Natale a tutti i fratelli nerazzurri e alle loro rispettive famiglie, che il nerazzurro risplenda sempre più nei nostri cuori!!   …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.

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Inter show all’Olimpico!!!


Scritto Da il 17/Dic/2024

Inter show all’Olimpico!!!

Il lunedì di campionato ci consegna una partita spettacolare, da conservare negli annali delle gare più belle, una di quelle gare che va oltre il solo risultato sportivo, eclatante certo, ma in considerazione che mai come ieri sera s’è vista una squadra cinica e schiaccia sassi che ha sofferto il giusto per i primi venti/trenta minuti è vero, ma poi è venuto fuori il carattere da grande squadra e ha iniziato a macinare gioco come solo chi, ha talento da vendere, sa fare. Chi si aspettava una nostra scivolata in quell’Olimpico che ha sentenziato l’uscita di scena del Napoli in coppa Italia, s’è dovuto arrendere alla superiorità dimostrata dai ragazzi sul teatro più prestigioso, quel terreno di gioco che ha conosciuto tante vittorie, specie nel finale di stagione di Coppa che ci ha visto talvolta protagonisti. Il preludio non è stato dei migliori, giacché i biancocelesti avevano impostato la gara partendo a mille, ma tranne delle conclusioni da fuori area, non abbiamo concesso altro. Il nostro diktat per la gara impostata dal tecnico era quella dell’attesa, in effetti dopo aver lasciato sfogare i laziali, ecco che i ragazzi hanno iniziato a spingere sull’acceleratore, consci del proprio valore e del proprio gioco e per gli aquilotti sono stati dolori. Le ali hanno iniziato a volare e sia Dimarco che Dumfries, hanno fatto quello che era nelle loro corde e nel loro gioco, fare il duro lavoro dei quinti di centrocampo con ripartenze e lanci in area per i compagni che attendevano i loro suggerimenti. Sintomatico di questa condizione è avvenuto il secondo goal che Dimarco ha capitalizzato al meglio un lancio dalla parte opposta di Dumfries, e con un gran sinistro ha trafitto l’incolpevole portiere laziale. Che dire: chapeau, il perfetto meccanismo del gioco del calcio moderno di cui l’Inter appare perfetta sostenitrice. Dopo aver sbloccato il risultato dal rigore con il tocco di mano di un difensore laziale su colpo di testa di Dumfries, per fortuna il var era in funzione decretando il fallo netto. Palla posizionata sul dischetto da “sentenza” Calhanoglu ritornato a segnare dopo la pausa sfortunata contro il Napoli, ma un grande calciatore si vede e si riconosce dagli errori, per ripartire alla grande. Primo tempo concluso alla grande in progressione, ma anche la ripresa non è stata da meno. A onor del vero tutte le altre reti sono state altresì spettacolari e orchestrate con azioni da manuale del calcio. Gran botta dal limite di un Barella mai domo, poi un gran traversone di Bastoni e gran stacco e colpo di testa di Dumfries che ha sancito il quattro a zero. Anche le altre reti sono state oggetto di pregevoli iniziative dei singoli, messi in condizione dai compagni. Tutto bello ed entusiasmante, l’unica nota dolente è la mancanza di reti del nostro puntero Lautaro, ma nulla si può dire sul suo impegno in campo e ritengo che continuando a giocare così, a tutto campo, in aiuto ai compagni, dal momento che si sbloccherà saranno dolori per gli altri, dopotutto è sempre il capocannoniere dell’ultimo campionato. Dopo questa parentesi dovuta, mai come ieri sera s’è vista la forza di un gruppo, non solo un calciatore è stato determinante, la coesione è stato l’elemento determinante di una vittoria voluta e largamente ottenuta, tutto parte da questo ultimo elemento che i ragazzi devono continuare tenere presente nelle loro gare future, ogni tassello deve essere posizionato al meglio per ottenere un fantastico puzzle che determinerà una vittoria tanto agognata, che risulta sempre difficile, specie negli ultimi anni, dove ripetersi e quantomai difficile. Ora testa alla gara di coppa Italia contro l’Udinese e poi la partita, prima del Natale, contro il Como rinvigorito dalla vittoria ottenuta contro una Roma disarmante, ma la nostra qualità va oltre la normale condizione, sappiamo che anche le gare, sulla carta facili, nascondono insidie non sempre preventivate se si snobbano, non credo che i ragazzi lo faranno, sanno dell’importanza di continuare un certo percorso che stanno percorrendo. Tutto dipende da noi e dalla voglia che mettiamo sul terreno di gioco, dalla forza di un gruppo sempre più che mai saldato nell’amicizia e nella voglia di divertirsi e far divertire noi tifosi. Bravi ragazzi continuate così: siete il nostro orgoglio. …Amala!!!!

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Fa tutto l’Inter!!!


Scritto Da il 8/Dic/2024

Fa tutto l’Inter!!!

Con ancora negli occhi il dramma sfiorato in quel dell’Artemio Franchi, nel terreno verde fiorentino, dove una giovane vita pareva doversi congedare dal mondo terreno, ma per fortuna i tempestivi soccorsi hanno evitato il peggio. Una gara, quella contro la Fiorentina, che poteva dirci il vero valore della nostra squadra al cospetto di chi era a pari livello posizionata in classifica, ma ritengo che sospendere una gara e rimandarla a tempo da destinarsi, non vale al cospetto di una vita umana, anche perché non c’erano assolutamente i presupposti per poter pensare ad altro. Ritengo che l’auspicio di tutti i tifosi italiani e non, siano legati alla speranza che Edoardo Bove possa mettersi alle spalle questa assurda situazione, ritornando a fare quello che più gli riesce, e molto bene, il calciatore! Menzione assolutamente necessaria, del dramma sportivo toscano, ora definiamo per bene ciò che è avvenuto a San Siro contro la giovane e spigliata formazione parmigiana, la stessa che solo sette giorni prima aveva ridimensionato la Lazio, e che con la stessa spregiudicatezza, era scesa sul terreno di gioco con la consapevolezza di dare del filo da torcere ai ragazzi. Solo però i “bianco scudati” non hanno messo in preventivo che si sarebbero trovati di fronte un undici nerazzurro, che non aveva alcuna voglia di perdere terreno, né altrettanto di vista del vertice in campionato. Partiti a razzo, i ragazzi non hanno mai lasciato l’acceleratore, confezionando occasioni a raffica, che sono sfociate nella bellissima rete di un Dimarco sempre più parte integrante di questa squadra, è l’anima che svaria sulla fascia capace di un tiro al fulmicotone e di una rara precisione sia nel passaggio al compagno che al tiro in porta, e poi… Di rara bellezza la rete che sblocca la partita, stop con colpo di tacco a seguire di sinistro, per poi liberarsi per il tiro di destro in girata e mettere la palla in quell’angolo dove il portiere avversario non ha potuto far nulla. Chapeau! In tutto il primo tempo i nostri ragazzi hanno concesso al Parma solo spiccioli, mentre sono state molteplici le nostre occasioni gettate alle ortiche, per un non nulla. Se il primo tempo s’è concluso con la pressione dei ragazzi, anche la ripresa ha avuto lo stesso leitmotiv, continuando nel macinare gioco e raddoppiando meritatamente con Barella lanciato magistralmente da Micky. L’armeno in semi volée ha effettuato un lancio millimetrico verso il “tamburino sardo” che con classe, scartando l’avversario e non solo, ha poi scartando il goloso cioccolatino depositandolo in rete. Il Parma ancora rintanato, ha cercato di fare qualcosina, ma è parso davvero in sofferenza specie quando Thuram, sul secondo palo, in girata bassa ha depositato in rete l’angolo spizzato da un compagno verso di lui. Tutto bello, tutto reale, tutto estremamente pratico se non fosse l’imprecisione che sta attanagliando il nostro bomber principe, “el toro”, quel Lautaro Martinez sempre pronto, ma stranamente impreciso sotto porta. Ma è anche vero che prima o poi si sboccherà e per le difese avversarie saranno dolori, perché lui è un bomber di razza e ha il pregio di non abbattersi, dopotutto è il capocannoniere in carica, e non credo si sia scordato come si fa goal. Sul tre a zero pareva tutto già concluso invece, su una ripartenza dei ducali, ecco che avviene lo sfortunato autogoal di Darmian, lui voleva, anticipando l’attaccante avversario, calciare fuori quel pallone danzante in area, purtroppo ha finito la sua corsa in rete. Non si possono fare proclami negativi, al momento dobbiamo renderci conto che certe jatture vengono proprio quando sei in entusiasmo e per questo non dobbiamo abbatterci. Certo non vorrei essere nei panni di Sommer, prendere goal senza aver effettuato alcuna parata difficoltosa, purtroppo accade anche questo è lo status quo del momento e non possiamo farci nulla. Ora per qualche ora non pensiamo al campionato, martedì ritorna la Champions, dobbiamo farci trovare pronti per la campagna di Germania, con quei punti che dovranno sentenziare e consolidare la nostra posizione in classifica generale, per poi affrontare gli altri incontri con una certa serenità. Che dire io mi sono divertito guardando la bellissima gara dei ragazzi, e sono certo che continueranno a darci soddisfazioni, per questo gonfiamo il petto facendo vedere sempre più quello che abbiamo conquistato con tanta forza e fatica: quelle due stelle impresse che ci danno tanto orgoglio di fianco al tricolore.  …Amala!!!!

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Un bellissimo pomeriggio!!!


Scritto Da il 25/Nov/2024

Un bellissimo pomeriggio!!!

Sabato abbiamo vissuto un bellissimo pomeriggio, anche per merito di un giocatore che s’era improvvisamente eclissato e in pomeriggio di novembre forse s’è ritrovato? L’interrogativo è d’obbligo visti i precedenti, ma un Correa come quello visto sabato, era un pezzo che lo stavamo aspettando. Si denota che forse è l’aria di Verona, dello stadio Bentegodi, che gli ispira le migliori performance, visto che sono datate a due anni or sono le ultime reti, quelle del suo esordio, diciamo quelle importanti, condite da una bellissima prestazione. Ora si renderà conto che è capace di giocare a pallone, cosa che ultimamente non gli riusciva? Spero che l’Inter abbia recuperato un giocatore che ai tempi della Lazio ha fatto vedere di che pasta era fatto, sia ben chiaro non credo gli possano concedere il rinnovo del contratto solo per questa prestazione, sarebbe davvero impensabile. Della gara c’è poco da dire, per carità i primi 10 minuti sono stati ad appannaggio degli scaligeri che ci hanno provato, nelle uniche due occasioni del primo tempo, la prima con un colpo di testa in area parato goffamente da Sommer e poi una traversa in pieno colpita benissimo dal giocatore Tengsted che probabilmente meritava più fortuna. In contrapposizione c’è stata invece una reazione veemente dei ragazzi che sono passati in vantaggio con una rete orchestrata dal duo Thuram e Correa, con un triangolo nello stretto e lo scavino finale dell’argentino: davvero bello! Nell’allegra difesa scaligera, c’è andato a nozze “Ticus” Thuram autore di due reti, in considerazione che se al francese, gli lasci un paio di metri, risulta davvero imprendibile e abile a incunearsi in area, segnando saltando anche il portiere, davvero un giocatore spettacolare. Diciamo che un po’ tutti i ragazzi ieri hanno disputato la gara che si sperava, con un netto cinque a zero nei soli primi quarantacinque minuti, riposando nella ripresa giocando facendo solamente accademia, anche se, a essere puntigliosi ci sono stati altri due episodi che meritavano maggior fortuna. Mi riferisco al tiro a volo di Zielinsky e l’incrocio dei pali colpito ancora da Correa, ma va bene così gara in ghiaccio nei primi 40 minuti e poi nulla più. Ora testa al quinto turno di Champions, con diversi giocatori che hanno tirato il fiato e saranno della gara, in prospettiva che poi ci sarà lo scontro di domenica primo dicembre, a Firenze, contro una la squadra viola che avrà anch’ssa nelle gambe la gara di Conference giocata giovedì, sarà una gara che ci vedrà impegnati in una serie di gare di tutto rispetto, dove incontreremo due squadre che al momento, hanno la nostra stessa posizione in classifica, appunto Fiorentina fuori casa poi in casa contro il Parma quindi la sesta di Champions contro il B. Leverkusen quindi la Lazio a Roma, senza dimenticare la probabile partita di Coppa Italia contro l’Udinese del 19 dicembre, diciamo un bellissimo, quanto tosto, tour-de-force che saprà dirci in chiaro a cosa può puntare l’Inter in questo anno. Tantissime gare in meno di venti giorni, calcolando ogni gara, una ogni quattro giorni, le risorse i ragazzi dovranno attingerle interiormente, cercando di recuperare al più presto, smaltendo quell’acido lattico accumulato, che sarà determinante nel far andare la gamba al meglio delle loro possibilità. Sarà d’obbligo anche un certo, quanto mai meticoloso, turn-over, con questi giocatori che stanno mettendosi in luce ultimamente. Per mercoledì speriamo di ritrovare il miglior Lautaro, ne abbiamo bisogno tantissimo, ma di lui e non il fratello gemello che sta giocando a Milano, vogliamo il toro che noi tutti conosciamo, che in Argentina è capace di fare reti entusiasmanti con la “selecion albiceleste”. Tuttavia siamo fiduciosi e consci che i nostri ragazzi non ci deluderanno e daranno tutto in campo, in ogni gara che disputeranno, come hanno sempre fatto da qualche anno a questa parte. Ultima annotazione, mi viene da sorridere e allo stesso tempo mi fa riflettere del comportamento di quel fenomeno mediatico di Conte, ieri come mai non s’è lamentato del var e della direzione, alquanto insufficiente di Massa? Tutti i giornalai sportivi gli hanno assegnato un bel 4,5 in pagella, sarà un caso, oppure ha sbagliato tanto? Come mai il tecnico azzurro non ha richiesto l’attenzione del var? questo vuol solo significare che gridare: “al lupo, al lupo” sortisce i migliori effetti, cosa che quel signore di Ranieri non ha fatto, seppur lamentandosi moderatamente, non ha mandato strali minacciosi in conferenza stampa, ma ha solo accennato allo strano comportamento arbitrale, purtroppo la classe non è acqua né tanto meno si acquista in un supermercato, se ce l’hai è bene, tu carissimo parruccone non ne hai nella maniera assoluta, ti conosciamo dai tempi dei non colorati, sparare a zero per trarre dei benefici è sempre stato il tuo motto e con il tuo presidente hai vita facile. Noi siamo diversi, non temiamo i tuoi attacchi, né tantomeno di quei giornalai compiacenti che ti tutelano: siamo l’Inter e questo vuol dire tanto. …Amala!!!!

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Pari e patta… forse!!!


Scritto Da il 11/Nov/2024

Pari e patta… forse!!!

Come si dice in questi casi, la paura di vincere ti fa sbagliare, così come la frenesia ti fa commettere errori veniali (vedi Dumfries). Tutti attendevano questa gara, la prima contro la seconda della graduatoria, ma non vi è stata quella sana voglia di vincere, almeno non è apparsa quantomai palese, difatti il gioco è impattato, quasi cementato con rare occasioni da rete, con un Napoli chiuso con marcature asfissianti sulle fonti di gioco dei Nerazzurri, ma che erano tuttavia disposti a voler affondare, specie nel secondo tempo, non sentendo quasi mai il peso della gara di Champions. Quello che è stato evidenziato in questa specifica gara, è stato il non farsi male reciproco, ma così facendo non s’è fatto altro che cementare un gruppone di ben sei squadre in 1 punto, tutto sommato va bene così, perché pare che questo sia il campionato più livellato degli ultimi anni anche se… vabbè lasciamo perdere, perché con i se e con i ma non si va da nessuna parte. La disamina della gara appare pressoché evidente, il Napoli arroccato e pronto a pungere in ripartenza, nel perfetto stile del suo condottiero, e i ragazzi a effettuare una certa manovra avvolgente, che però in buona sostanza non ha espresso granché. Primo tempo che ha espresso due situazioni che hanno scosso lo stadio dal torpore in cui stava cadendo, in primis il malaugurato errore di Dumfries, che s’è perso il suo marcatore nel più facile dei tap-in sotto porta, per fortuna nel tramonto della prima frazione ci ha pensato il fantastico Calhanoglu, che ha tirato dal cilindro un tiro portentoso che non ha lasciato scampo il povero Meret. Parità ristabilita e tutti negli spogliatoi. La ripresa ci ha visto più pimpanti e il Napoli ancora più arroccato nel proprio centrocampo, diverse le nostre occasioni per far male ai partenopei, purtroppo come ci accade spesso, non riusciamo a fare goal con nitide occasioni che abbiamo elaborato, ma ritengo che prima o poi tutti verrà risolto in una quadratura del cerchio che si sta cercando, alla Pinetina, con la speranza che venga ritrovata al più presto. Sin qui tutto pareva essere nella norma, con la spartizione dei punti in palio, in un pareggio che forse darà più merito ai partenopei e il contestuale demerito nostro, se non altro per aver almeno provato a vincere questa gara. Ma come spesso accade, tutto viene definito in un disegno ben preciso: rigore contestato dai partenopei su di un evidente tocco di Anguissa sullo stinco di Dumfries, che è assolutamente reale e visto, a distanza di 5 metri a visuale libera, dall’arbitro Mariani. Ma la cosa che fa più specie e che il Var non ha visto altri ben 2 tocchi di mano dei difensori napoletani, uno molto più evidente, tocchi che l’arbitro non ha visto o forse ritenuto del tutto ininfluenti, ma come s’è visto ultimamente, il giudizio appare univoco: appena tocchi la palla con la mano o braccio ti fischiano il rigore, ieri no, vabbè lasciamo perdere. Sul dischetto si presenta il rigorista per eccellenza “sentenza Chalanoglu” che dopo una striscia positiva di ben 17 rigori realizzati, il 18esimo lo stampa sul palo. Non si può gettare la croce su di un giocatore che ci mette sempre l’anima e che ha sempre avuto il coraggio di tirare i calci di rigore, la sua infallibilità s’è fermata una sera di novembre, ma sono convinto che è pronto a ripartire con la stessa intensità. Direi che questo pareggio è figlio di una gara che dovevamo avere il coraggio di chiudere e non l’abbiamo fatto, con il nostro portiere spettatore non pagante di una gara alla nostra portata, spero solo che questi punti lasciati per strada non influiscano sul risultato finale. Sin qui tutto nella norma, ma la cosa che m’ha fatto davvero riflettere sulla sanità mentale di Conte e della sua sceneggiata di fine gara, dinanzi ai microfoni, ha messo su una pantomima della serie: siamo stati defraudati! Non sapendo che il rigore, da lui contestato, era assolutamente reale e veritiero, con il tocco seppur leggero c’è stato, ma qui non si evidenza l’entità e la forza del tocco per decretare un rigore che al 99% delle volte viene concesso. Assurdo il suo commento davvero fuori luogo, non ammettendo però che lui ha beneficiato di quel var tanto bistrattato, in quel di Empoli dove gli è stato un concesso un “rigorino” che ha portato in Campania 3 punti che non avrebbe certamente meritato, perché in quella specifica giornata non ha detto nulla, e non si è lamentato del var? Ritengo che il campionato ha ritrovato il solito vecchio Conte che, come ha sempre fatto in passato, cerca di protestare alacremente facendo passare tutto in secondo piano, non riferendo però della partita del suo Napoli che ha pensato solo a difendersi, anche se a onor del vero a fine gara potevano vincerla, ma ritengo che il solo punto conquistato è già grasso che cola. Caro Conte riferisci serenamente sulle occasioni create dal tuo Napoli, della tecnica e tattica espresse dai tuoi ragazzi in campo, anche perché tutti hanno visto il vostro comportamento e ritengo che quello sclero finale la dice lunga su quello che hai voluto nascondere, perché non sapevi a che santi votarti per dare una spiegazione plausibile sul gioco remissivo espresso dalla tua squadra in campo, dovendo preparare una sola gara settimanale senza aver altri impegni. Sono queste le gare, e direi l’ennesima, che ti fanno riflettere sul carattere che bisogna avere in campo, ma bisogna rendersi conto che ancora non c’è una lepre in campionato, tutti possono ambire a sogni che possono realizzarsi, visto lo status quo attuale e noi dobbiamo crederci ora più che mai, non possiamo mollare, non è nel nostro dna. …Amala!!!!

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Comportamento deleterio!!!


Scritto Da il 4/Nov/2024

Comportamento deleterio!!!

Ancora una volta incappiamo in un comportamento davvero deleterio per le nostre coronarie, non si può attende il 97esimo per avere ragione di una squadra che è venuta a San Siro per disputare la sua onesta partita. Oramai conoscono il nostro gioco e apportano sempre le più efficaci contromisure, ma la colpa è sempre più la nostra perché non riusciamo a chiudere delle gare dove la disparità di classe e contenuti è davvero evidente. Ci tocca sempre stare sul chi-va-là, noi sciupiamo in malo modo le numerose occasioni da rete, nel primo tempo ne ho contate ben cinque evidenti, e poi in ripartenza i lagunari a momenti passavano in vantaggio. Tutto ciò, ribadisco il mio concetto, non appartiene a una grande squadra, certo si va in campo in undici contro undici, ma la nostra classe è di gran lunga superiore a quella degli altri. Ho notato che quello che manca a questa squadra è la voglia di mordere, di affondare, di concretizzare quello che crea, talvolta si perdono in preziosismi che dinanzi al portiere avversario non devono sussistere, non si deve necessariamente entrare in porta con la palla, ma bisogna avere il coraggio di tirare se si è in posizione ottimale, oppure favorire il compagno meglio piazzato, tutto ciò è ampiamente documentato nella pagina quindici del manuale del calcio, fare goal è importante per vincere, altrimenti si soffre. Non è che il secondo tempo sia stato avaro di emozioni, tutt’altro, oltre alle altre innumerevoli occasioni da rete è arrivata la rete di Lautaro, oltre a quella di Mhkitaryan annullato per fuorigioco e tanto altro, a giudizio di un Var che se ti toglie poi ti dà, come in occasione del 97esimo, annullando la rete del pareggio lagunare per fallo di mano del giocatore ospite, che secondo il mio modesto parere affossa anche Bisseck con il braccio reo del tocco. Credo che tutti grideranno allo scandalo per il risultato striminzito, e sulla rete annullata da quel var che secondo i giornalai esteti del calcio, funziona perfettamente solo per l’Inter, certo se questi sono i risultati bisogna sempre prenderli per croce e delizia, s’è visto di molto peggio in questa domenica calcistica e oltre, una giornata all’insegna delle tantissime segnalazioni e proteste dei club, che purtroppo non partoriscono granché, tanto tutto è compiuto e indietro non si torna certamente, bisogna essere realisti e accettare ogni decisione arbitrale, seppur a malincuore. La nota positiva è che Lautaro è tornato a segnare per la seconda partita di seguito, importantissimo per la squadra ma quello che determina la nota negativa è stato Marcus Thuram, inguardabile ieri sera, s’è divorato di tutto e di più, poteva tranquillamente segnare come minimo due reti, talvolta si specchia nelle sue prodezze, sino al narcisismo, con quella voglia far goal a tutti i costi e quella voglia di protagonismo che una punta deve avere certamente, ma che talvolta è bello anche fornire un assist vincente al proprio compagno, non vi pare? È davvero dura da digerire una situazione del genere, in considerazione che la gara di ieri poteva assumere un risultato tennistico, invece ci ha fatto tremare sino alla fine e se non veniva, giustamente, annullata quella rete ora staremmo a discutere sull’ennesima partita gettata alle ortiche. Inzaghi deve cercare di scuotere i ragazzi da quel torpore irriverente di onnipotenza, che la squadra assume in campo giocando in maniera lenta e prevedibile, non siamo più affamati come lo scorso anno, si denota dai punti di ritardo ben 4 e una posizione in classifica in meno, tutto ciò deve far pensare e riflettere per quello che questa squadra sa e può fare, anche perché ora abbiamo la gara di Champions mercoledì e domenica nel posticipo ospiteremo un Napoli ferito, dalla sconfitta casalinga contro l’Atalanta, che non avendo impegni può allenarsi tutta la settimana al meglio, mentre noi saremo costretti agli straordinari. Ecco perché la gara di ieri poteva assumere vitale importanza nella gestione effettuata con più coerenza, risparmiando energie, bastava chiudere la gara già al primo tempo concretizzando le occasioni avute e magari con un netto tre a zero, tutto sarebbe potuto scorrere via senza sussulti e patemi d’animo finali, ma noi siamo l’Inter e le cose facili non ci piacciono. Ora il banco di prova tra sette giorni, sapremo se i ragazzi saranno stati all’altezza dell’arduo compito che l’attendono, solo capendo che siamo solo noi gli artefici del nostro futuro, non avremo dubbi su ciò che conta, cioè vincere: forza ragazzi, siamo con voi! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto

Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.    

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