La voglia di vincere!

Scritto Da il 15/Dic/2025 - Ultimo Articolo |


La voglia di vincere!

La domenica di un tardo pomeriggio di dicembre ci poteva dare la possibilità di conquistare la vetta del massimo campionato di Serie A, perché vincendo a Genova e complice la sconfitta dei campioni d’Italia e il pareggio casalingo dei cuginastri, tutto pareva essere alla nostra portata. Sulla carta tutto regolare e facile da dire, ma bisognava vincere a Genova, contro una squadra che, specie in casa, è un assoluto fortino, con un tifo indiavolato da mettere i brividi. E poi, da quando è subentrato Daniele De Rossi, la squadra gioca davvero bene. Tranne i primissimi minuti della contesa, i ragazzi hanno iniziato a sciorinare un gioco bellissimo e propositivo; da grande squadra l’hanno protratto per oltre un’ora, trovando una bellissima rete con Bisseck. Piccolo inciso: l’ha davvero mirato quell’angolo, spero di sì, ma tant’è che la squadra è passata in vantaggio. Contrariamente ad altre volte, non s’è fermata; anzi, ha pigiato ancora maggiormente sull’acceleratore con trame di gioco davvero da far vedere alle scuole calcio. In una di queste è arrivato il meritato raddoppio con un Lautaro mai come in questo periodo davvero ispirato, centrando l’ottavo centro in campionato e consolidandosi come il “Picici” dei goleador, facendo prevalere la sua fame atavica di reti, che non si sazia mai, su ogni pallone che gli capita tra i piedi. In questo contesto, m’è piaciuto particolarmente come si integra in quella coppia che fa con il ragazzone Pio Esposito; si completano e il raggio d’azione del “toro di Bahia Blanca” appare più ampio, trovando sempre più palle da giocare. La cosa che non mi è piaciuta della gara di ieri è stata la rete subita, perché ci siamo fatti trovare sguarniti su un contropiede, la cui ripartenza è avvenuta dall’area genoana con un lancio preciso sugli avanti del grifone, con i nostri difensori che non hanno accorciato, lasciando al centravanti avversario, in questo contesto davvero bravo a portarsi in avanti il pallone di tacco, in questo modo s’è scrollato di dosso gli avversari e indisturbato ha saltato il portiere e insaccato la palla in rete. Tutto molto bello, per carità, ma le colpe per la rete subita vanno distribuite tra Akanji e la scarsa reattività di Sommer, che è rimasto colpevolmente in porta; a mio modesto parere, poteva far meglio valutando magari un’uscita bassa, dal momento che ha visto lo sviluppo dell’azione e di conseguenza essere più reattivo. Con questo non voglio mettere alla gogna il portiere svizzero, ma un po’ tutti potevano far meglio, anche perché incassando la rete abbiamo prestato il fianco all’entusiasmo ligure che, con veemenza ma con poco costrutto, ha ripreso vigoria in cerca di un pareggio che per noi poteva sapere di beffa, se non altro per la gara che abbiamo disputato sino a quel momento. Fortunatamente in panchina abbiamo chi sa di calcio e ha prontamente adottato le varie contromosse, con cambi mirati, evitando di lasciare spazi agli avversari. Tutto sommato, di veri e propri pericoli e interventi straordinari del portiere negli ultimi dieci/quindici minuti non ce ne sono stati, così la partita è scivolata verso la fine naturale che avevamo prospettato, e con un certo grado di apprensione che potevamo evitarci se si fosse segnata un’altra rete. Ma va bene così; la cosa importante erano i tre punti e aver disputato, in buona sostanza, una bellissima gara, ripeto, per oltre settanta minuti. Sappiamo che la vetta potrebbe rappresentare un traguardo effimero al momento, visto l’andamento di questo campionato sempre più appiattito, senza un battistrada che al momento fa la differenza, ma va bene così; c’è altro da fare e ne siamo pienamente consapevoli. Ora ci attende il primo trofeo messo in palio, la Supercoppa Italiana, ancora una volta al caldo dei paesi arabi, cercando di sovvertire quello che accadde lo scorso anno. Sappiamo tutti come andò; in un certo senso, fu la madre di quelle sconfitte che abbiamo subito immeritatamente, ma che, in controaltare, diede lustro a chi non ha ritenuto importante questo trofeo, a loro dire, ma che ha però salvato la loro fallimentare stagione. Speriamo solo che quest’anno la sorte ci arrida, con i direttori di gara consapevoli di quello che dirigono, senza prestare il fianco a critiche e piagnistei, ma sapendo che tutti vogliono vincere, e solo una squadra potrà alzare la coppa. Noi dovremo essere pronti ed essere noi stessi, senza alcun rimpianto, giocando come sappiamo; solo in questo modo potremo tornare a casa con qualcosa di positivo! …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto   

Vivere con questi colori nel cuore è  stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.