Tutto in otto giorni!

Scritto Da il 27/Apr/2025 - Ultimo Articolo |


Tutto in otto giorni!

L’epilogo in campionato è arrivato nel peggiore dei modi, in otto giorni abbiamo gettato alle ortiche tutto quello di buono che s’era costruito nell’arco dell’anno. Anche in questo pomeriggio domenicale s’è avuta la riprova che questa squadra è sulle gambe e non ha una rosa attrezzata per più di una competizione, è bastata una squadra ben più motivata da far sovvertire ogni cosa. Certo la Roma era la squadra meno indicata da affrontare in questo particolare momento, veniva da ben 17 risultati positivi consecutivi, ben allenata da quella volpe di Ranieri che l’ha preparata alla grande, intravedendo la possibilità di far male a questa squadra che oramai è alla canna del gas: dopo una stagione davvero trionfale tutto è stato reso vano in soli otto giorni. Non ricordo a memoria di un’Inter che perde tre gare di seguito, eppure solo poco tempo fa tutti osannavano un tecnico che intravedeva la possibilità di un triplete, ripetendo le gesta di un certo Mourinho, che purtroppo è fatto di tutt’altra pasta e aveva una rosa di tutt’altro livello, con giocatori ben oltre la mediocrità di questi nella rosa attuale. Io imputo a Inzaghi un errore palese che attualmente evidenzia lo stato delle cose, mi spiego: non può continuare a mettere in campo calciatori che non stanno bene fisicamente, il mio pensiero va a Dimarco, non è più spigliato com’era tempo fa, si nota che l’infortunio gli ha tolto determinate certezze e continuando a farlo giocare così lo si mette dinanzi alla possibilità di fare brutte figure, non lo merita affatto. Frattesi non è quel giocatore determinante dello scorso anno, si denota che ha un conflitto interiore che ne determina le prestazioni, il mio pensiero è di lasciare andare chi non ha stimoli importanti con noi, di giocatori utili alla nostra causa ce ne sono in giro. Lautaro sta tirando la carretta da un po’, ma ritengo che non può continuare così, si vede che viene meno la lucidità, ma non avendo il sostituto idoneo non può fermarsi. Sostituti in attacco, qui la nota dolente. Inzaghi avrebbe dovuto imporsi in società, doveva battere i pugni e chiedere giocatori utili alla causa nerazzurra e basta con i parametri zero se poi sono come Taremi, doveva mettere in chiaro che era necessario acquistare almeno due attaccanti di livello, e altro anche a centrocampo, ci volevano giocatori degni e in grado di far rifiatare sia Thuram che Lautaro, altrimenti con questa coperta corta era necessario lottare su tre fronti? Sono tanti i giocatori da cambiare nella prossima stagione, ci vogliono acquisti qualificati e che siano in grado realmente di saltare l’uomo e giocare al meglio. Dei vari Correa, Taremi, Arnautovic, Asslani, Frattesi ma anche lo stesso Bisseck se ha mercato, e compagnia bella, ne faremmo a meno purché si sostituiscano con giocatori motivati che sappiano di dover giocare in una squadra, quale l’Inter, che ambisce sempre più a essere al vertice di ogni competizione. Sono bastate due squadre ben motivate come il Bologna, alla quale auguro di vincere la coppa Italia: lo merita, quindi un Roma ben concentrata in un piazzamento Champion alla sua portata per far crollare le nostre certezze purtroppo rette da fondamenta di sabbia, viste l’andamento delle gare dell’ultimo mese. Meglio non citare che abbiamo dato fiato anche all’altra sponda di Milano, avendo agevolato il loro passaggio in finale. Purtroppo questo è un copione già visto, abbiamo già vissuto una frustrazione simile, lasciando un campionato ben giocato ai cugini che hanno approfittato delle nostre leggerezze finali e quest’anno con tantissime probabilità faremo lo stesso regalo al Napoli, di speranze mio malgrado ne nutro davvero poche perché avvenga tutto il contrario. In cinque anni abbiamo vinto due scudetti e due li abbiamo regalati, non c’è che dire è un ottimo curriculum fatto di tantissima generosità. Caro Inzaghi potevi essere l’allenatore più vincete, ma per esserlo dovevi mostrare gli attributi, sia in società che con i giocatori e non essere sempre accondiscendente. Per essere ricordato non bastano le coppe Italia o le Supercoppe, ci vogliono titoli che ti ricordano e ne testimoniano la grandezza assoluta, senza dimenticare una Champions sfuggita sul fil di lana. A bocce ferme mi vengono in mente le tue dichiarazioni in conferenza stampa, quando un giornalaio dei tanti ti ha chiesto del triplete e della possibilità di conquistarlo, tu gli hai fatto segno di quattro, erano i titoli che avresti conquistato. Rubando una frase cara al mitico Trap: non dire gatto se non l’hai nel sacco, prima bisogna conquistarli i titoli e poi pavoneggiarsi, altrimenti verrai beffeggiato da chi allo stato attuale riusciamo a dare una ragione di vita, di società che hanno speso tantissimo, e nonostante tutto stanno galleggiando nella loro mediocrità e si trovano a godere dei nostri insuccessi, purtroppo lo sport preferito dei biancorossoneri è questo, diamo un sorriso e una ragione alla loro frustrazione. Ora sarà il caso di resettare, scordiamoci ogni delusione dell’ultimo periodo, abbiamo ancora una chance che ci siamo guadagnati, con coraggio e forza, quella più difficile ma allo stesso tempo la più affascinante. Non so cosa accadrà mercoledì, noi in campo ci saremo, non il Milan né la Juve né tanto meno il Napoli, solo noi tra le migliori 4 squadre d’Europa. Agli altri lasciamo l’ebrezza di gufare, noi prendiamo invece l’ebrezza di giocarla e sognare. Sono certo che nessuno punterebbe un solo centesimo su di noi, vuoi per lo stato di forma attuale, ma quella musichetta è come un toccasana che ti rinvigorisce e ti fa riscoprire energie che non credevi di avere. Noi siamo ancora qui, seppure con tantissime gare giocate e con una flebile speranza in qualcosa che non s’avvera perché è davvero dura, ma se si avvera ritornerà in auge il nostro canto più fragoroso che mai: noi siamo l’Inter e continueremo a lottare per tutto ciò che ci compete, degli altri non c’importa nulla. …Amala!!!!

Antonio Dibenedetto

Vivere con questi colori nel cuore è stata da sempre la mia prerogativa. Oltre non c’è nulla: solo l’Inter.