
…Continua la stessa storia!
Altra sconfitta, l’ennesima dinanzi al pubblico amico, che sta facendo delineare, agli addetti ai lavori, che di questa squadra c’è ben poco da salvare. Se il campionato è iniziato in modo a dir poco allucinante, con prestazioni da brivido, la conclusione del torneo si preannuncia ancor più disarmante. Come recita un detto proverbiale al peggio non c’è mai fine, ma la cosa assurda che da parte degli attori in campo non si riesce a tirar fuori un po’ di orgoglio, sembrano inermi in campo, alla mercé di un avversario, quello odierno che gioca davvero bene a calcio, e secondo me merita davvero la posizione importante, del piazzamento d’argento, in questo torneo. In campo questa sera si è vista la sostanziale differenza tra le due squadre, il Napoli sembrava davvero una squadra di vertice qual’è, con un gioco ragionato e veloce e con giocatori che davvero hanno il senso della posizione e si aiutano fra loro, con schemi che hanno imparato a memoria e attanagliano gli avversari che triangolazioni repentine. L’Inter al cospetto è sembrata una squadra nettamente giù di tono senza idee e senza un’identità, con schemi di gioco il più delle volte “a caso” senza qualcuno che sappia impostare delle trame di gioco soddisfacenti, è prevedibile oltre ogni limite e di facile lettura per l’avversario. In buona sostanza, diciamo che siamo di una serie inferiore, certo è dura da buttar giù questa considerazione, ma al momento è la realtà. Credo che la società debba trovare per davvero le contromisure a questa noia e sconcerto che questa squadra produce e se la curva ha esposto quel lunghissimo striscione, vuol dire che oramai è al limite di una sopportazione, che sino alla fine della stagione non terminerà facilmente. Quella curva che ha urlato a gran voce che nonostante la delusione, anche stasera erano più di sessanta mila a incitare dagli spalti, forse gli unici innamorati di questi colori e di una storia, che nonostante questi giocatori, rimane scritta in modo indelebile negli annali. La cosa che non mi va giù, purtroppo, vedere come i nostri giocatori tengono il campo con assoluta approssimazione e se il Napoli non ha affondato in modo deciso, mettendo a segno altri colpi dobbiamo ringraziarli, anche perché secondo me il risultato poteva essere ben peggiore di quello che alla fine è stato. Sembra trascorso chissà quando tempo dalla disfatta contro la Roma, che ha fatto sbriciolare le nostre certezze di rincorsa, anche perché da allora abbiamo inanellato solo due pareggi e ben quattro sconfitte, distruggendo quanto di buono si era fatto fino a quel momento. Non riesco a concepire che fine abbiano fatto quei giocatori che, non dico avessero mai fatto la differenza, ma che almeno mettevano la così detta tigna in campo. In questo marasma generale anche lo stesso Gagliardini non riesce più a fare quel gioco lineare, semplice e sostanziale che l’aveva fatto emergere sino al soglio della Nazionale maggiore. In questa squadra ci sono giocatori che non meriterebbero neanche di visitare la Pinetina e che nel modo più assoluto dovrebbero cercarsi altra sistemazione, invece giocano con quella sufficienza irridente che provoca errori imperdonabili, vero Nagatomo? Di Brozovic ne vogliamo parlare con quella sua svagatezza davvero irritante. Questi sono solo alcuni di quei giocatori di cui l’Inter dovrebbe liberarsi, di tanti altri non ne ho voluto far menzione anche perché l’elenco sarebbe stato davvero lungo. I dirigenti preposti devono cercare giocatori italiani che abbiano una fama di gloria superiore a questi stranieri mercenari che portano solo nocumento all’ambiente, solo così la nostra storia potrebbe essere rinverdita! Allo stato attuale la proprietà deve investire parecchio, ma deve farlo con raziocinio e non per il gusto di prendere questo o quel giocatore per placare la piazza, non si deve per questo cercare per forza il colpo a sensazione. Ci vogliono giocatori utili alla squadra con la speranza che la nuova stagione nasca sotto l’auspicio della coerenza, tanto per quest’anno è andata così sperando di fare tesoro degli errori commessi, cercando di trovare il modo per non ripeterli. Noi tifosi siamo fieri di questi colori e della storia che è stata scritta nel tempo, ma non della squadra attuale che ci rappresenta! … Amala!
Antonio Dibenedetto
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… Incomprensibile!
Non è ancora passato l’amaro in bocca lasciato da un derby anomalo sotto l’egida del Sol Levante, ecco che ci si presenta l’ennesima figuraccia. In quel di Firenze va di scena la banda del buco, capace di farsi perforare ben tre volte nel giro di pochi minuti e ribaltare il risultato che nonostante tutto ci vedeva prevalere. Mi chiedo ma questa che squadra è la nostra, composta di giocatori senza nerbo, senza carattere e nemmeno un briciolo di amor proprio incapaci di lottare sino alla fine, anzi hanno tirato i remi in barca allorquando si sono resi conto che il piazzamento Champions era una vera e propria chimera. Io dico che forse è meglio così, non siamo all’altezza di competere con squadre che si chiamano con questo nome, e forse neanche l’Europa di scorta ci compete meglio lasciarla a chi ci può degnamente rappresentare. Stiamo perdendo non solo le gare ma la credibilità che sebbene davvero labile, ultimamente è divenuta una vera e propria barzelletta agli occhi di tutta Italia. Mi è difficile capire, quanto dicono da più parti che l’Inter è una squadra farcita di campioni, io purtroppo vedo solo buoni giocatori che non sanno fare la differenza e che si deprimono al minimo errore. Il campione è chi da il suo apporto alla squadra che gioca in coralità e che se sbaglia cerca di recuperare il suo errore raddoppiando i propri sforzi e in questa squadra ne vedo ben pochi. Io sarò critico ma ho ancora dinanzi agli occhi ancora una squadra che aveva una coralità di gioco e dei campioni con la C maiuscola, difficile trovare una squadra che ci ha fatto inorgoglire dinanzi a tutto il mondo, una squadra che guardando a distanza di anni le imprese che hanno compiuto ci fa inumidire gli occhi e sbattere forte il cuore, una squadra che non avrà mai eguali, in una sola parola la Squadra delle meraviglie. Mi rendo conto che non si può vivere di ricordi ma, questi ricordi sono delle perle che ogni interista custodisce gelosamente nel proprio cuore e credo, rimarranno indelebili, nessuno potrà mai cancellare l’orgoglio che abbiamo provato e continueremo a provare per quella squadra. Ora invece no, siamo rappresentati da presunti campioni che ci stanno al contrario facendo vergognare rendendoci ridicoli agli occhi di tutti, non si può continuare così non giocando a calcio e vivere sulle giocate del singolo, l’unico che non molla mai che da solo mette in disagio la retroguardia avversaria, il nostro capitano autore di una tripletta questa sera, forse l’ultimo a far sventolare una bandiera bianca disonorevole issata molto prima dal resto della squadra. Al peggio non c’è mai fine speriamo che la nuova proprietà si renda conto che c’è ben poco da salvare in rosa, e forse anche nel tecnico che non ha idee chiare nel valutare i giocatori da far scendere in campo, siamo sempre in continua mercé degli avversari di turno e la cosa che fa più male che questo manipolo di mercenari ci ha illuso per tutto questo tempo. Io sono così deluso e amareggiato da fermarmi qui, dopo tutto l’amore per questi colori è una questione meramente personale e non certo poggia fondamento in queste persone da cui non mi sento rappresentato, che non hanno nulla a che fare con il calcio, il sacrificio e l’attaccamento alla maglia, l’Inter merita ben altro perché è tutt’altra cosa!!!!
Antonio Dibenedetto
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Indegni!!!
Cari amici è davvero difficile continuare a commentare delle simili débâcle, non si ha la razionalità giusta nel vedere che ci sono giocatori cui non gli frega nulla di una maglia gloriosa, ancor prima di una società chi gli paga il lauto stipendio che percepiscono e dei tifosi che fanno enormi sacrifici per seguirli in lungo e in largo per tutta Italia. Io oggi ero deciso di non scrivere nulla poiché è ancora tanta l’amarezza che ho provato ieri dalle ore quindici in poi, ma poi ho pensato che a onor del vero bisogna dar voce e protestare con veemenza quando si assiste a questi miseri spettacoli, che ahimè continuano a offrirci, queste persone. È difficile pensare che solo poche settimane fa questi calciatori fossero quei beniamini che ci hanno dato la speranza di aver ritrovato una squadra e con essa un nuovo entusiasmo, invece tutto è stato messo alla berlina e reso vano, con prestazioni davvero scialbe e inconsistenti, il lavoro svolto nei mesi precedenti. Mi sono reso conto che la nostra squadra è farcita di tanti giocatori presuntuosi e arroganti che ancor prima di essere degli uomini, peccano in quella caratteristica principale: il carattere; che determina l’essere giocatori di spicco nella massima serie. Lo so una partita la si può anche perdere, ci sta per carità, ma lottando in campo mettendo a disposizione di tutti anche l’ultima stilla di vitalità e goccia di sudore. Non si possono perdere partite come quella di ieri, in malo modo non da Inter, non da una vera squadra di calcio di serie A. Ci lamentiamo delle altre squadre di vertice che sono aiutate in tutto e per tutto, ma almeno hanno carattere e quando c’è da tirar fuori gli attributi lo fanno senza risparmio di energie, tutti propensi verso l’unico obiettivo: la vittoria! La situazione che si è venuta a creare è davvero cervellotica, senza una spiegazione logica per come si è sviluppata, ci stanno facendo fare, noi che amiamo questi colori, la figura più barbina degli ultimi anni, divenendo sempre più la barzelletta d’Italia e questo grazie a persone che guadagnano tantissimi soldi senza la consapevolezza del furto che perpetrano ogni volta che staccano un’ assegno! No, non ci sto, questa non è più la mia squadra del cuore, o per lo meno, non mi sento rappresentato da questi mercenari. La verità però che si evince da queste considerazioni finali è che in questa squadra mancano leader capaci di tirar fuori quel carattere essenziale e giusto nei momenti di difficoltà. Questa rosa ha giocatori tecnicamente validi, ma il loro problema è quella “fragilità” mentale che spesso è affiorata quest’anno, sottacendo ogni altra dote. Penso che ogni tifoso che tiene a questi colori abbia avuto una reazione simile alla mia, cioè in sintesi che non si possa continuare così! Ora ci attende una settimana di passione, in concomitanza della Santa Pasqua c’è il derby, la madre di tutte le gare che può salvare una stagione o affossarla definitivamente, è l’occasione giusta del riscatto. Speriamo che i giocatori non la vogliano sprecare, ancora una volta l’ennismo banco di prima della svolta, non solo per loro o per la società, ma soprattutto per i tifosi, gli stessi che nonostante tutto non hanno mai lesinato o fatto mancare il loro sostanziale apporto, sostenendoli anche in trasferte durissime e ricevendo in cambio solo delle figuracce. Il solo regalo che questa masnada di mercenari può fare e credere di dover dare qualcosa in cambio a chi li sostiene, scendendo in campo sabato con determinazione, consapevoli che indossano una gloriosa e importante maglia, che ha fatto la storia del calcio italiano, e non devono trattarla come stanno facendo ultimamente, con quell’insostenibile leggerezza con cui la stanno disonorando!
Antonio Dibenedetto
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Il gioco questo…sconosciuto!
La gara del Monday night contro i blucerchiati di Genova, ci consegna forse la sentenza, pressoché definitiva, di un’ennesima stagione fallimentare figlia di questa ultima e inaspettata sconfitta. Per quello che si è visto in campo meritata per carità, al cospetto di una squadra sebbene mediocre, ma che a tratti ci ha ridicolizzato, di fatti in questo modo il nostro campionato mestamente si chiude, facendoci riporre in un’ ipotetico cassetto, ben chiuso, tutte le nostre aspettative in quell’Europa che conta, ma se continuiamo con quest’ultime scialbe prestazioni anche in quella di scorta. La cosa che maggiormente mi preoccupa, e il gioco che nei momenti decisivi, latita, quando c’è la necessità di dare, una svolta importante, un segno di forza, ecco che tutto appare insormontabile, non si riesce a essere concreti nessuno degli attori in campo è capace di essere decisivo e le fasi di gioco appaiono così lente e monotone che di conseguenza per gli avversari risultano di facile lettura e di conseguenza trovano immediate contro misure. Ora che tutto, a meno di clamorosi miracoli calcistici, si è delineato, credo che bisognerà gioco forza rivalutare ogni posizione in campo e non solo. In una stagione può capitare che un giocatore possa avere un calo di forma, una giornata storta, ma ultimamente ci sono giocatori che non stanno portando quella sostanza nel gioco che gli è richiesta, anzi a volte è deleterio il loro comportamento alla manovra corale di squadra. Non voglio fare l’accusatore di nessuno in particolare, ma questa sera quasi tutti i nostri giocatori in campo sono stati valutati con un voto che va ben di sotto la sufficienza e per una squadra, che specie in casa e specie in momenti clou della stagione, non può permettersi di fare queste figure davvero magre dinanzi al proprio pubblico. Credo che ogni tifoso nerazzurro non meriterebbe una simile frustrazione, costatare che mestamente siamo tornati a essere una squadra davvero mediocre, forse il nostro ego è accresciuto, oltre misura, per delle gare (davvero poche) ben giocate, ma è vero altresì che queste brusche ricadute di un non gioco, non ha fatto altro che farci comprendere che non meritiamo altro di quello che produciamo, in sostanza del posto in classifica che occupiamo, e ritengo purtroppo che sino alla fine sarà così. Oramai tutto è compiuto e un velo di dispiacere si stende su di un campionato mediocre, questa sera non ho resistito oltre misura, lo strazio cui ho assistito mi ha fatto spegnere la televisione, ben prima del triplice fischio finale e il rammarico è stato davvero grande nel costatare che anche questa stagione non sarà ricordata negli annali come quella della rinascita, anzi tutt’altro! Stando a quello che ho visto questa sera la rinascita e la coerenza di avere una squadra davvero quadrata, e ben lontana dall’essere creata, le basi tranne qualcuno, non è che siano davvero solide e proiettate verso un roseo futuro, sarò pessimista ma io ho questa sensazione e voi? Ultima considerazione, questo è solo un mio pensiero, il nostro motto recita amala e direi a prescindere, questo è vero e giustissimo e ritengo, aggiun0gendo anche, che questa passione deve essere condivisa tra squadra, società e tifosi in modo univoco e reciproco, ma non si può pretendere che deve essere solamente unilaterale, ci vuole rispetto per chi da sempre sostiene questi colori con immensa e incondizionata passione!
Antonio Dibenedetto
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Un pareggio che sa di…sconfitta!
Dopo lo spolvero di una giornata indimenticabile, quella vissuta nella trionfale vittoria di domenica scorsa, eccoci nuovamente catapultati in maniera fragorosa nella dura realtà odierna. Una realtà vissuta con tanta delusione, oggi, che ci consegna un risultato forse positivo guardando il bicchiere mezzo pieno, visto anche come si è giocata la partita decisamente sotto tono rispetto alle ultime, ma per le nostre ambizioni forse direi che il bicchiere è nettamente mezzo vuoto. Non mi stancherò mai di affermare che fare certe prestazioni, come quella di questo sabato pomeriggio, fanno molto male per tutti quelli che credono nella possibilità di recupero, in primis noi tifosi, che amiamo tantissimo questi colori. Credo che sia del tutto cervellotica la condizione di voler ancora far credere che c’è ancora margine per raggiungere il fatidico posto al sole, il margine si allunga sempre più, visto che chi ci sta davanti, non molla di una virgola e questo mezzo passo falso, forse è la parola game over su l’Europa che conta. Certo si potrebbe affermare che fino a che la matematica non da certezze contrarie, si può e si deve sperare di tutto, ma non giocando come oggi, anche perché ritengo inaudita la trasformazione avvenuta nell’arco di soli sei giorni, forse questo è l’ultimo tassello di una stagione vissuta sicuramente in contro tendenza con alti e bassi, figlia di decisioni societarie velleitarie che hanno fatto aumentare un gap sempre più ampio rispetto alle squadre di vertice che ci precedono. Io ho sempre sostenuto che siamo solo noi gli artefici del nostro destino, ma bisogna lottare con grande forza senza sbagliare nulla, non bisogna aver alcuna flessione in questa parte finale di un campionato iniziato con handicap che si è protratto per diverse settimane. La coesione del gruppo deve essere così forte di cercare di non gettare alle ortiche quello che di buono si è fatto, perché qualcosa di buono si è davvero fatto in queste ultime settimane, teniamoci stretti quelle prestazioni. Anche oggi che si è pareggiata una gara che però sa tanto di sconfitta, non voglio parlare del singolo giocatore, anche perché secondo me molti sono stati sotto il loro normale standard, e se in altre circostanze il Perisic della situazione ci ha dato e tanto, oggi ci ha tolto forse in maniera definitiva la speranza di credere in un futuro ben più roseo, io spero vivamente di sbagliarmi. Ora c’è la sosta per gli impegni della Nazionale, spero solo che questo periodo faccia capire, agli attori in campo, che devono tirare fuori ogni stilla di amor proprio verso questa maglia e solo lottando e credendo in quello che si fa si possono raggiungere determinati traguardi. Non sono assolutamente pessimista, al contrario ma in questo momento storico sono realista, e se non mi sono esaltato nelle giornate di gloria, né tanto meno mi deprimo oggi. L’amore che si prova verso questi colori va oltre la normale condizione razionale dell’essere, perché da questa Inter si può e si deve chiedere sempre di più; ma si ama a prescindere!… Amala!
Antonio Dibenedetto
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